Primarie M5S, Raoul Chiesa risponde a Tolardo e ai lettori

Un collegio di garanti per le elezioni on line di Grillo: risposta, posizione e commenti di Raoul Chiesa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-09-2012]

BEPPE GRILLO

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Un collegio di garanti per le elezioni on line di Grillo

Caro Pier Luigi,
innanzitutto grazie dell’articolo, dei complimenti, della fiducia.

Come hai giustamente scritto, la mia posizione politica è sempre stata neutrale, perché nella mia professione mi trovo quotidianamente a trattare dati sensibili e informazioni riservate.

Ho quindi ritenuto utile, per Zeus News, per i lettori e anche in seguito ai molti commenti apparsi dopo l’articolo (anche tramite Facebook, ndr) e alle svariate email che mi sono arrivate, dire la mia, dato che alla lettura del tuo articolo sono, come si dice, “caduto dalle nuvole”, non sapendone nulla e non avendo ricevuto da te domande o contatti prima della sua pubblicazione, allo stesso tempo mi ha fatto molto piacere che si sia pensato a me per un progetto così importante.

Mi occupo di sicurezza da oltre vent’anni (dal 1986 come “hobby” e carriera hacker, dal 1996 professionalmente), ho fondato due società che operano nel settore, lavoro in tutto il mondo e l’Information Security è la mia passione e la mia vita, nonostante non abbia ancora compiuto i quarant’anni di età.

Con la mia esperienza, certamente quello che potrei portare al M5S sono azioni di verifica della sicurezza dell’infrastruttura di voto, l'analisi dei requisiti e le piattaforme da implementare. Credo infatti tantissimo nell’e-democracy, inteso come processo realmente democratico, specialmente quando si parla di nominare persone che saranno elette nelle politiche del 2013.

Non amo però “inventare l’acqua calda”, il sistema di voto che consiglio per il M5S esiste già e si chiama LiquidFeedback.

Prima di spiegare ai lettori di che cosa stiamo parlando, penso sia bene illustrare quali requisiti debba avere una piattaforma di voto realmente democratica:

OpenSource, perché il codice sorgente accessibile è la prima garanzia per l'elettore.

Standard, perché se utilizza tecnologie sconosciute rende complicata o inefficace la verifica del codice sorgente.

Sicura: l'intera piattaforma e i metodi di autenticazione devono utilizzare le tecnologie di sicurezza informatica così come fanno le banche ed altri enti.

Versatile: permette varie possibilità di configurazione per gestire diversi tipi di votazione a seconda del bisogno (tempi di discussione, autorizzazioni partecipanti, quorum, ecc.)

Trasparente: deve dare la possibilità a ogni votante di verificare quantitativamente e qualitativamente la bontà dei risultati.

Testata: deve aver superato tutte le fasi di test avanzato e possibilmente verificata nel tempo.

Indipendente: la piattaforma deve essere sviluppata da un'organizzazione "indipendente" da quella che la usa, onde evitare conflitti di interesse.

Benché il mercato offra numerose soluzioni standard open source (e molte commerciali, a pagamento e “chiuse” dal punto di vista del codice), la migliore indubbiamente è LiquidFeedback versione 2.0.

A questo proposito, prima di continuare, riporto un’estratto da un articolo apparso su La Stampa di pochi giorni fa, per poi fare alcune riflessioni.

“È un’entità un po’ sfuggente, lo Staff, ma da questo punto di vista è un vero organismo politico liquido, per usare la stessa immagine di LiquidFeedback, il software open source dei pirati che tanti militanti grillini vorrebbero avere in dote da Casaleggio per scegliere in modi trasparenti le candidature al Parlamento. Ma sarebbe riduttivo legare questo abbozzo informale di struttura solo all’organigramma della Casaleggio associati; perché può coinvolgere persone diverse, e certo è aperto a diversi militanti dei meet up: anche se ovviamente non a tutti. Bisogna avere una qualche capacità per accedere al livello di vertice. Sono vicini allo Staff, appunto, Bugani a Bologna, o Davide Bono a Torino, un anno fa assai critico verso «le candidature spintanee, non spontanee» che venivano imposte dall’alto, oggi invece schierato con Beppe senza esitazioni.”

Come hai giustamente scritto, Pier Luigi, non sono avvezzo alle cronache politiche, ma resto un po’ basito (e con tante domande dentro di me) leggendo che il Dr. Casaleggio potrebbe “portare in dote ai grillini LiquidFeedback”.

Parliamo di un software Open Source, e quindi chiunque può utilizzarlo. Resto quindi con forti dubbi su quanto affermato nell’articolo sopra riportato, a meno di differenti interpretazioni a me non note, dato il mio essere, come già detto, al di fuori della scena politica italiana.

Tornando a noi, un presupposto necessario di democraticità è che la piattaforma deve essere gestita da un gruppo di persone "indipendenti" e autorevoli in termini di garanzie: questo si sposa certamente con il tuo articolo. Nel corso degli anni ho però imparato ad evitare i conflitti di interesse (di cui il nostro Paese non è stato, ahimè, avaro, quantomeno negli ultimi anni) e non so quanto il Dr. Casaleggio, così come le altre parti della scena, possa essere la figura più adatta nel gestire una simile infrastruttura, proprio per evitare spiacevoli conflitti di interesse.

Il solo fatto di sospettarlo toglierebbe credibilità alla piattaforma di e-democracy e quindi la renderebbe inutile; la gente non si fiderebbe più e neanche andrebbe a votare, rendendo gli stessi risultati non veritieri.

L’e-democracy è un po’ come il “trust” nelle reti informali che combattono quotidianamente il cybercrime, e con le quali collaboro: la fiducia è legata alla persona, la quale appartiene a sua volta ad una catena. Qualora un solo anello della catena non possa più godere di questa fiducia, allora tutto il sistema, irrimediabilmente, cade. E’ questo che vogliono i grillini? Credo di no.

La soluzione è quindi quella di creare un comitato ad-hoc che vada bene a tutti, una sorta di collegio dei garanti, come hai scritto.

Liquid Feedback, oltre a rispettare tutti i requisiti di cui sopra, è utilizzata da centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo, è un'applicazione matura (operativa fin dal 2009) e si sta dimostrando la migliore scelta oltre che uno standard "de facto".

Premettendo e sottolineando che non ho mai avuto a che fare con il Movimento 5 Stelle né con Beppe Grillo (tranne, se non ricordo male, per una citazione nel suo blog, un paio di anni fa), la mia disponibilità nel M5S può essere orientata alla supervisione e l'implementazione di tutti i protocolli necessari per garantire integrità, sicurezza e performance del sistema.

Se posso azzardare una previsione ritengo che la democrazia interattiva indubbiamente rappresenta il futuro della politica.

Raoul Chiesa

PS: Al lettore che commenta la mia prefazione al libro di Aranzulla: ho scritto prefazioni per svariati autori, da “The Art of Hacking” a “Sicuri in Rete”. Non commentando la bontà o meno delle azioni di Aranzulla (ma ricordando al lettore la sua giovane età...), dico solo che una prefazione è come un caffè, non si rifiuta mai: questo semplicemente perché ogni libro, bello o brutto che sia, è cultura.

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