Natale: tempo di festa, famiglia e pornografia

Non è un caso se, nove mesi dopo, aumentano le nascite.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-12-2017]

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La tradizione vuole che il periodo natalizio sia dedicato al ritrovarsi in famiglia, al passare più tempo insieme rispetto a quanto avvenga nel resto dell'anno, e in generale a compiere attività che mettano di buon umore, scacciando i pensieri cupi.

L'atmosfera delle feste finisce con il promuovere un ambiente allegro, in cui le preoccupazioni vengono rimandate all'anno nuovo.

Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, c'è un ulteriore elemento che non manca mani in questo periodo: un picco nelle ricerche di materiale pornografico su Google.

Per stabilirlo, Luis M. Rocha dell'Università dell'Indiana (Usa) e Joana Gonçalves-Sá dell'Istituto Scientifico Gulbenkian, in Portogallo, hanno analizzato le tendenze nelle ricerche condotte tramite Google tra il 2004 e il 2014.

In particolare, si sono concentrati sui cambiamenti nel tempo per quanto riguarda il volume delle ricerche che riguardano argomenti inerenti il sesso.

Hanno così scoperto che, nei 70 Paesi a maggioranza cristiana presi in considerazione (nei quali il 25 dicembre si festeggia il Natale), verso la fine dell'anno aumentano in modo significativo le ricerche che contengono termini come «sex videos», «sex porn», «porn» e «video sex».

L'aumento si registra sia a nord che a sud dell'Equatore: ciò è segno, secondo i ricercatori, che quegli argomenti non vengono cercati in maniera particolare in questo periodo semplicemente perché fa freddo, dato che nell'emisfero australe si va invece verso il periodo più caldo.

La stessa ricerca ha preso in considerazione i trend di Twitter constatando che, nello stesso periodo in cui su Google aumentano le ricerche di materiale pornografico, sulla piattaforma di microblogging l'umore delle persone diventa più «felice» e «tranquillo».

Aggiungendo a tutto ciò il fatto che, statisticamente, negli stessi Paesi in settembre si assiste a un picco nelle nascite, i ricercatori si sentono di poter concludere che l'atmosfera allegra e positiva delle feste ha un impatto assolutamente concreto sui ritmi annuali della riproduzione umana.

Se poi ci fosse ancora bisogno di conferme di questa teoria, Rocha, Gonçalves-Sá e colleghi si sono spinti oltre, compiendo le medesime analisi condotte sul periodo natalizio nei Paesi a maggioranza cristiana e riportandole nei Paesi a maggioranza musulmana, considerando però il periodo immediatamente successivo al Ramadan, quando si svolge la festività di Id-Al-Fitr.

Ebbene, i risultati sono del tutto sovrapponibili a quelli presentati per il Natale: un aumento delle ricerche relative alla pornografia, un accresciuto interesse nei confronti del sesso, un umore generalmente migliore, e un picco di nascite nove mesi dopo.

Pur riconoscendo che i dati possono dimostrare soltanto l'esistenza di correlazioni e non di vere e proprie cause, gli studiosi ipotizzano che «forse la gente avverte una spinta maggiore a far crescere la propria famiglia proprio durante le vacanze perché in questo periodo si pone attenzione sull'amore e sul donare regali ai bambini».

In base allo studio, l'esistenza dell'«effetto vacanze», già ipotizzato in passato, può quindi essere inferita con una certa sicurezza e fornire in questo modo supporto a quanti ritengono che la riproduzione umana, più che guidata da fattori ambientali, sia «guidata da fattori culturali».

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