Assemblea Tim, tutti d'accordo su scorporo rete e riduzione personale

Nel giorno del fermo di Bollorè, l'assemblea converge sulla fiducia all'amministratore delegato Amos Genish.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-04-2018]

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Proprio mentre era in corso l'assemblea degli azionisti Tim, è giunta la notizia dell'interrogatorio in stato di fermo dell'ex presidente di Vivendi - nonché maggiore azionista di Tim - Vincent Bolloré, accusato in Africa di corruzione internazionale. L'articolo continua qui sotto.

In realtà la notizia "bolliva" da tempo e - forse presagendo che qualcosa stava per accadere - lo stesso Bolloré, qualche giorno, fa aveva lasciato inaspettatamente la presidenza del gruppo Vivendi al figlio.

L'interrogatorio riguarda vicende per le quali Bolloré aveva denunciato i giornalisti che avevano sollevato il problema come aveva fatto, del resto, anche Tim nei confronti degli organi direttivi dell'Asati, l'associazione dei piccoli azionisti, per aver criticato la gestione di Vivendi imperniata sui tagli.

L'assemblea di Tim del 24 aprile non aveva come oggetto l'elezione del Cda, e quindi nemmeno lo scontro fra Vivendi e il fondo di investimenti Elliott; quest'ultimo, con l'appoggio del nuovo socio pubblico (la Cassa Depositi e Prestiti), vorrebbe sottrarre il controllo a Bolloré e spingere su un piano di dismissioni più radicali per distribuire maggiori dividendi agli azionisti.

Nell'assemblea è comunque emerso un punto fermo: sia Vivendi sia Elliott apprezzano il manager israeliano Amos Genish (nominato in consiglio proprio da Vivendi) e vogliono conservarlo al comando del gruppo Tim.

Entrambe le anime del Cda hanno mostrato fiducia nel suo piano industriale che prevede lo scorporo della rete e un forte investimento nella stessa per sviluppare la cablatura in fibra del Paese, oltre a un piano di riduzione del personale con pensionamenti anticipati.


Amos Genish

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Pier Luigi Tolardo