iPhone, chiusa la falla che permetteva alla polizia di accedere ai dati degli utenti

È lo stesso sistema usata dall'FBI nel caso del terrorista.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-06-2018]

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I più attenti in materia di sicurezza ricorderanno la GrayKey, la "scatola nera" che permette di accedere ai contenuti degli iPhone anche se questi sono stati bloccati dai loro proprietari.

Venduta online, la GrayKey potrebbe essere il sistema usato dall'FBI per accedere all'iPhone del terrorista di San Bernardino, operazione per la quale Apple s'era a suo tempo rifiutata di intervenire garantendo l'accesso agli investigatori federali statunitensi.

Secondo il New York Times, presto la GrayKey e tutti i sistemi analoghi non funzioneranno più grazie a un aggiornamento che Apple si preparara a rilasciare per tutti gli iPhone.

L'idea è semplice quanto efficace: dopo l'aggiornamento, trascorsa un'ora dal blocco dell'iPhone l'utilizzo della porta Lightning sarà impedito per ogni operazione tranne la ricarica.

Non potendo più comunicare con il telefono, gli apparecchi come la GrayKey (che costa 15.000 dollari) diventeranno subito inutili, dato che il "grimaldello" da loro adoperato per l'accesso sarà deformato.

Dal punto di vista di Apple, tutto ciò non non viene certo fatto per mettere i bastoni tra le ruote alla polizia (o a eventuali malintenzionati dotati degli attrezzi giusti) ma per proteggere la privacy degli utenti: in altre parole, l'azienda si muove in base agli stessi principi che la spingevano a non voler aiutare l'FBI.

«Noi rafforziamo costantemente i sistemi di sicurezza di ogni prodotto Apple» - ha dichiarato un portavoce - «per aiutare gli utenti a difendersi dagli hacker, dai ladri di identità e dalle intrusioni nei loro dati personali».

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