Il governo di Pechino accusa il maggior motore di ricerca di diffondere contenuti volgari. Il porno deve sparire, così come ogni altro materiale sgradito.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-06-2009]
La Cina sembra proprio nutrire un odio viscerale verso la pornografia in Internet: non paga di voler installare filtri su ogni Pc ora se la prende con Google, reo di non fare abbastanza per tutelare i navigatori, come gli accordi con il governo invece prevedono.
"Google China non ha rispettato le richieste avanzate dalla legge nazionale, facendo passare oltre le nostre frontiere un grande quantitativo di contenuti web porno": questa l'accusa rivolta dal China Internet Illegal Information Reporting Centre (Ciirc) al maggior motore di ricerca.
La mancanza di filtraggio sui contenuti pornografici ha suscitato le ire del Ciirc che, oltre a "condannare fermamente" Google, l'ha minacciato di sospensione se non provvederà al più presto. Inoltre la Cina vuole che sparisca Google Suggest, la funzione che suggerisce le possibili chiavi di ricerca durante la digitazione.
La solerzia di Google è comprensibile: l'amicizia del Paese con il maggior numero di navigatori al mondo (attualmente 300 milioni, destinati ad aumentare di parecchio) non può essere compromessa da un'inezia come la censura dei contenuti sgraditi al governo.
Nonostante ufficialmente la campagna del Ciirc sia diretta contro la pornografia, silenziosamente la Cina lavora per far sparire anche la possibilità di accedere a tutto il materiale considerato illegale, da quello che parla del Tibet a quello sull'anniversario della protesta di piazza Tienanmen.
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Dangerotto