Rivelazioni di testate internazionali potrebbero portare seri problemi alla casa di Redmond.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-05-2003]
L'imperativo è uno e solo uno: "Sbarrare la strada al software libero, costi quel che costi". Il colosso che ha questa direttiva è molto noto, tanto da essere entrato almeno una volta nelle case di ogni persona che utilizzi un Pc: parliamo della Microsoft.
Secondo indiscrezioni trapelate solo oggi, è stato reso pubblico che già un anno fa via e-mail l'allora responsabile del settore vendite, Orlando Ayala, scrisse con ansiosa aggressività che il colosso di Redmond sta fronteggiando un fenomeno che teme possa sfuggire al suo controllo di superpotenza monopolistica.
Il contenuto del messaggio di Ayala inviato a tutte le sedi del mondo e reso pubblico da un articolo dell'International Herald Tribune è assai semplice: "laddove si tratta di strappare contratti con governi stranieri o con grandi istituzioni, perdere nei confronti di Linux (portabandiera del movimento a "fonte aperta") non è un'opzione.
Le rivelazioni dell' International Herald Trubune sono state riportate da ITworld.com, New York Times, Mercury News, News.com e CNN.com e potrebbero ora creare seri guai a Microsoft in Europa ed in tutti quei paesi nei quali la pratica del "dumping" è severamente proibita e perseguibile.
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