Scovato il ringhioso chip Fritz sui nuovi PC Apple con cuore Intel, anche se per ora le funzioni più invadenti di Palladium non sono utilizzate.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-04-2006]
(Il contenuto di questo articolo è stato modificato in data 18 aprile 2006)
I bene informati lo asserivano da tempo, i dietrologi lo ritenevano inevitabile: i nuovi PC Apple, quelli motorizzati Intel, hanno il "Fritz inside", cioè nascondono al loro interno il famigerato Trusted Platform Module, cuore del sistema Palladium.
Le prove tardavano ad arrivare. L'unico (forte) indizio era che il Mactel provvisorio, quello distribuito agli sviluppatori, aveva il chip al suo interno: un po' poco, per corroborare una notizia data per certa da mesi. Il silenzio di Apple, come fa notare anche Alessandro Bottoni nel suo blog (vero e proprio cult del genere), non aiutava certo chi voleva conoscere la verità.
Proprio la scorsa settimana c'era stato l'annuncio di Boot Camp, il software che permette ai MacIntel di far girare nativamente Windows XP. A seguito di questa notizia, i titoli della mela erano volati in borsa. Ora arriva la conferma forse più importante della presenza di Palladium su questa piattaforma.
Le due notizie contrastanti, in un chiaroscuro indecifrabile, non riescono a delineare la torbida strategia di Cupertino. Da un lato c'è l'apparente apertura all'avversario e la maggiore libertà concessa ai propri utenti, dall'altro l'inserimento (nel totale silenzio) del chip liberticida all'interno della motherboard.
Come in tutti gli altri casi, le funzioni più invadenti e cialtrone di Fritz non sono utilizzate , per lasciar posto a operazioni assolutamente legittime e spesso condivisibili. In questo caso, per esempio, il TPM si limiterebbe a certificare l'autenticità dell'hardware Apple, permettendo il funzionamento di Mac Os X.
Ma nessuno può garantire che, in un prossimo futuro, le potenzialità terribili del chip non siano messe in funzione. Sempre secondo Bottoni, "queste funzionalità non sono utilizzate da Apple in questo specifico frangente, ma niente al mondo può impedire ad Apple, o a un produttore di software, di cominciare ad usarle in qualunque momento e per qualunque scopo."
È proprio il silenzio a rappresentare l'aspetto più imbarazzante della questione, sintomo di un certo impaccio, se non addirittura di malafede, da parte della Mela.
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