Il Web Non Profit

L'Italia del Non Profit non risente della crisi che colpisce gli altri settori e attrae sempre più risorse economiche ed umane.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2002]

Il Natale del 2002 si presenta con un calo dei consumi. In Italia si sentirà tutta la pesantezza dell'attuale situazione economica: i problemi finanziari dello Stato ed una serie di crisi industriali che mettono in forse migliaia di posti di lavoro. L'unico settore che dimostra forza e vitalità, che riesce a convogliare risorse umane e materiali è il cosiddetto Non Profit, il Terzo Settore. Esso è particolarmente vivo e presente nel Web con le sue varie esperienze di volontariato e solidarietà sociale.

Pensiamo a Telethon: attraverso il suo sito è possibile donare on line e si possono conoscere meglio gli sforzi che ogni anno milioni di italiani compiono per evitare, almeno in parte, una fuga di cervelli che penalizza il nostro paese. Ma se Telethon è una manifestazione unificante ed ormai tradizionale, è nuovo invece l'impegno che Gino Strada con la sua Emergency sta portando avanti, non solo per curare migliaia di vittime innocenti dei conflitti, ma per evitare nuove guerre e quindi nuove vittime, magari con il coinvolgimento dell'Italia. Sul suo sito si possono conoscere le date degli spettacoli, delle manifestazioni, dei banchetti della mobilitazione pacifista.

Per avere uno sguardo d'insieme sul mondo del Non Profit italiano bisogna visitare anche il sito del settimanale Vita, che raccorda questo vasto, pluralista ed articolato mondo. Segnaliamo in questo sito il motore di ricerca interno e una rubrica per chi voglia trovare un lavoro nel Non Profit, che non è solo volontariato. Infine per chi vuole pensare anche a chi è vicino ma comunque meno fortunato, perché senza casa, senza famiglia, senza cibo e vestiti, senza amore, c'è il sito dell' Opera di San Francesco per i poveri di Milano: che tutto l'anno destina migliaia di piatti caldi, coperte, medicine e sorrisi.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (2)

Daniela Male
Si', c'e' anche l'Arci... Leggi tutto
18-12-2002 20:06

Carlo Testini
Concordo! Leggi tutto
17-12-2002 11:40

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Chi di questi 10 non ha meritato il premio Nobel per la Pace?
Elihu Root, segretario di Stato USA, vincitore nel 1912, indagato per la repressione degli indipendentisti filippini.
Aristide Briand, politico francese, vincitore nel 1926, nonostante molti sostengano che gli accordi da lui voluti abbiano portato la Germania a tentare la successiva espansione verso est.
Frank Kellogg, vincitore nel 1929: la sua idea per evitare le guerre fu sconfessata di lì a breve dalla politica tedesca.
Carl von Ossietzky, giornalista tedesco, vincitore nel 1935 per aver rivelato la politica tedesca di riarmo in violazione dei trattati. Meritava il premio, ma la tempistica fu pessima: venne deportato in un campo di concentramento.
Nessuno: nel 1948 il premio non venne assegnato. Sarebbe potuto andare a Mohandas Ghandi, ma era stato assassinato e il Comitato non permise che il premio fosse assegnato alla memoria.
Henry Kissinger e Le Duc Tho, vincitori nel 1973 per aver negoziato il ritiro delle truppe USA dal Vietnam. Il primo però approvò il bombardamento contro la Cambogia; il secondo rifiutò il premio.
Yasser Arafat, Shimon Peres e Yitzakh Rabin, vincitori nel 1994, sebbene gli accordi di Oslo abbiano avuto effetti molto brevi.
Kofi Annan e le Nazioni Unite, vincitori nel 2001, investigato nel 2004 per il coinvolgimento del figlio in un caso di pagamenti illegali nel programma Oil for Food.
Wangari Muta Maathai, vincitrice nel 2004, convinta che il virus HIV sia stato creato in laboratorio e sfuggito per errore.
Barack Obama, vincitore nel 2009, appena eletto presidente degli USA.

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