Succede in Texas: nei momenti più caldi della giornata il gestore alza la temperatura nelle case degli utenti per risparmiare corrente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-06-2021]
Gli English sono una famiglia di Houston e, come pressoché tutti i texani, hanno un'abitazione dotata di climatizzazione per resistere alle temperature elevate che si possono registrare in estate in quello Stato.
Alcuni giorni fa, nel pomeriggio, la signora English è andata a fare un pisolino insieme al figlio di tre anni; entrambi erano cullati dalla frescura garantita dal condizionatore, che la signora aveva impostato a una temperatura sufficientemente bassa da poter dormire tranquilli. Quando si sono svegliati, erano sudati.
Brandon English, il marito, è andato subito a controllare il termostato e ha scoperto che la temperatura non corrispondeva più a quella impostata originariamente, ma era salita a 78 gradi Fahrenheit, ossia poco oltre i 25 gradi Celsius.
Non sarà stato un caldo infernale, ma non era nemmeno normale che il termostato si fosse regolato da solo. Brandon ha voluto quindi andare alla radice del fenomeno, e ha scoperto che la causa di tutto stava nel piano Smart Savers Texas cui aveva aderito tempo prima senza, evidentemente, leggerne fino in fondo i dettagli.
Smart Savers Texas - dedicato a quelle abitazione che, come la casa degli English, sono dotate di termostati "intelligenti" e controllabili da remoto - è nato con l'obiettivo di ridurre i consumi di elettricità nei momenti di massima richiesta, quando un assorbimento eccessivo potrebbe causare un blackout.
È già capitato in passato, infatti, che in giornate particolarmente calde (e dunque con tutti gli impianti di condizionamento in funzione) alcune zone finissero per ritrovarsi prive di corrente, anche a causa di una rete di distribuzione non efficientissima né perfettamente mantenuta.
In che modo Smart Savers Texas prova a eliminare questa eventualità? Dando al fornitore di energia elettrica il potere di alzare la temperatura dei termostati smart degli utenti durante certi periodi, indicati come energy saving event: nel caso specifico, si è trattato di un periodo di tre ore dopo pranzo.
Gli utenti che accettano di aderire al piano ricevono compensi di varia natura: nel caso degli English, per esempio, i loro nomi sono entrati a far parte di un concorso a premi gestito dal fornitore di elettricità; altre compagnie offrono invece sconti in bolletta. Ciò dovrebbe far accettare di buon grado l'aumento della temperatura deciso da remoto.
C'è anche da dire che l'inizio dell'"evento di risparmio dell'energia" viene segnalato di norma via SMS; nel caso della famiglia texana, però, il messaggio è arrivato solo a cose ormai fatte.
Brandon English, che solo dopo aver visto moglie e figlio risvegliarsi accaldati è andato a rileggersi per bene ciò che aveva firmato, ha immediatamente fatto retromarcia e ha rinunciato al progetto Smart Savers Texas, dichiarando: «Non vorrei mai che qualcun altro controllasse le mie cose al posto mio».
Casi come questo stanno peraltro accadendo un po' in tutto il Texas; verosimilmente si tratta di altre persone che non si sono rese conto di aver consegnato le "chiavi" del proprio termostato all'azienda elettrica, e ora si stanno stupendo e pentendo.
Certamente firmare qualcosa senza leggerla a fondo non è mai un'idea brillante, ma viene da chiedersi: poiché i blackout si verificano ogni anno (in Texas, ma in questi giorni ci sono fenomeni analoghi anche a Milano), può essere davvero la soluzione consentire all'azienda di intervenire direttamente sulle temperature delle abitazioni, anziché intervenire seriamente sulla rete di distribuzione?
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