La suite della Apache Foundation è affetta da problemi di sicurezza: raccomandarla è un pericolo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-05-2025]
Con un post su X LibreOffice che ha riacceso un dibattito che ormai ha luogo da tempo comunità open-source: ha dichiarato senza mezzi termini che Apache OpenOffice, un tempo rivale diretto, non è più un'opzione sicura per gli utenti e che pertanto va abbandonato senza esitazioni.
LibreOffice non ha torto quando evidenzia che OpenOffice soffre di vulnerabilità di sicurezza non risolte da oltre un anno, un problema che potrebbe esporre gli utenti a rischi significativi.
Il post, che ha rapidamente attirato l'attenzione di migliaia di utenti, non si limita però alla critica: invita attivamente la comunità a informare chi ancora utilizza o raccomanda OpenOffice, promuovendo al contempo alternative più sicure e attivamente mantenute, come lo stesso LibreOffice.
La storia di OpenOffice e LibreOffice è una saga che affonda le radici nei primi anni 2000. Entrambi i progetti derivano da OpenOffice.org, un software nato per offrire un'alternativa gratuita a Microsoft Office e a sua volta nato da StarOffice di Sun Microsystems.
Nel 2010, dopo l'acquisizione di Sun da parte di Oracle, molti sviluppatori di OpenOffice.org erano preoccupati per la gestione del progetto: decisero così di creare un fork, dando vita a a LibreOffice e a The Document Foundation. Quest'ultimo è responsabile del formato ODF che di recente ha compiuto 20 anni. Oracle abbandonò presto OpenOffice.org e lo cedette ad Apache Software Foundation, che lo trasformò in Apache OpenOffice.
Da allora OpenOffice ha vissuto un declino costante: l'ultima versione, la 4.1.15 del 22 dicembre 2023, lascia irrisolti problemi di sicurezza critici, tanto che la stessa Apache Software Foundation ha classificato il suo stato di sicurezza come amber nel gennaio 2025. Tra i problemi più gravi, una vulnerabilità di esecuzione remota di codice (CVE-2015-1774), rimasta senza soluzione per mesi a causa della carenza di sviluppatori attivi: un problema che affligge il progetto dal 2015.
LibreOffice, al contrario, ha prosperato grazie a una comunità attiva e a un supporto costante da parte di The Document Foundation. Solo pochi giorni dopo il post su X LibreOffice ha rilasciato la versione 24.8.7, l'ultima del vechio ramo, invitando gli utenti ad aggiornare alla più recente e sicura 25.2.
La mancanza di aggiornamenti da parte di OpenOffice non è soltanto una questione di sicurezza: uno sviluppo rallentato comporta anche che certe caratteristiche non vengano implementate o lo siano solo in maniera parziale. Per esempio la compatibilità con i formati di Microsoft Office, sebbene non perfetta, è certamente migliore sotto LibreOffice.
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