Microsoft omaggia la UE con strumenti di cybersicurezza

Lo European Security Program è offerto gratis ai governi europei per prevenire e affrontare le minacce informatiche.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-06-2025]

microsoft european security program
Foto di Xavier Cee.

Microsoft ha annunciato il varo dello European Security Program, un'iniziativa gratuita per rafforzare la cybersicurezza dei governi europei. Presentato a Berlino dal vice presidente Brad Smith, il programma si rivolge a tutti i 27 Stati membri dell'Unione Europea, ai paesi candidati, ai membri dell'Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA), al Regno Unito, a Monaco e al Vaticano.

Il programma si articola su tre pilastri principali. Il primo è la condivisione delle informazioni sulle minacce basate sulla IA, fornendo ai governi informazioni in tempo reale sulle tattiche degli hacker, come i furti di credenziali e la creazione di deepfake per generare disinformazione. Il secondo pilastro prevede investimenti per rafforzare la capacità di resilienza informatica, con collaborazioni dirette come quella con il Centro Europeo per il Crimine Informatico di Europol, dove Microsoft ha inserito i propri investigatori. Il terzo si concentra sull'espansione delle collaborazioni già in corso al fine di interrompere gli attacchi e smantellare le reti criminali, come dimostrato dal recente successo contro il malware Lumma Stealer.

Offrendo il programma gratuitamente, Microsoft cerca di dimostrare sia la propria affidabilità sia il rispetto per la sovranità digitale europea: si tratta di dettagli su cui l'azienda punta gran parte della propria attenzione, considerata la direzione "autarchica" che l'Unione Europea ha preso in campo informatico con iniziative quali l'Open Web Index e lo European Vulnerability Database.

Microsoft deve quindi dimostrare come affidare la propria sicurezza a un'azienda americana sia la scelta migliore per quei governi che stanno cercando di ottenere una sorta di indipendenza dal punto di vista informatico; ma l'obiettivo pare quantomeno contraddittorio e, anzi, sembra avere come unico sbocco un aumento della dipendenza da fornitori non europei. Forse non ha torto chi pensa che la fornitura di strumenti gratuiti abbia un ulteriore scopo recondito: cercare di ingraziarsi la Commissione Europea nella speranza che sia più benevola nei confronti di Microsoft quando si tratta di affrontare le ipotesi di abuso di posizione dominante: queste infatti hanno spesso messo il colosso di Redmond nel mirino dell'Antitrust nel Vecchio Continente.

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