[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-06-2025]
È entrato in vigore venerdì 20 giugno l'obbligo, per tutti gli smartphone e tablet venduti nell'Unione Europea, di essere accompagnati da un'etichetta energetica, come stabilito dal Regolamento UE 2023/1669. Questa misura, che estende l'obbligo già in vigore per elettrodomestici come frigoriferi e lavatrici, mira a fornire ai consumatori informazioni chiare su efficienza energetica, durata, riparabilità e resistenza dei dispositivi. L'etichetta è obbligatoria per smartphone con connettività cellulare o satellitare, telefoni cordless, feature phone e tablet con schermi da 7 a 17,4 pollici; esclude dispositivi con display pieghevoli o arrotolabili e tablet computer.
L'etichetta energetica, accessibile tramite un QR code e visibile sulle confezioni, include una scala che va da A (massima efficienza) a G (minima), basata sull'Indice di Efficienza Energetica (IEE), calcolato in funzione di autonomia, tensione e capacità della batteria. Riporta anche il numero di cicli di carica garantiti (almeno 800, trascorsi i quali deve esserci ancora almeno l'80% della capacità residua), la resistenza a cadute, graffi e acqua (con certificazione IP conforme allo standard IEC 60529), e un indice di riparabilità, che valuta la facilità di smontaggio e la disponibilità di ricambi per almeno 7 anni dalla fine della commercializzazione del prodotto.
Il Regolamento Ecodesign 2024/1781, complementare all'etichetta, impone ai produttori requisiti stringenti, come aggiornamenti software per almeno 5 anni e accesso rapido a componenti di ricambio, al fine di ridurre i rifiuti elettronici e promuovere un'economia circolare. Il Fairphone 6, per esempio, è stato tra i primi dispositivi a ottenere la Classe A per resistenza e riparabilità, grazie al suo design modulare e alla batteria da 4415 mAh con ricarica rapida da 33 Watt.
Tutto ciò dovrebbe in teoria portare benefici agli utenti, da una maggiore trasparenza a dispositivi più duraturi; per i produttori, specialmente per quelli di fascia bassa, si tratta però di affrontare costi aggiuntivi per poter offrire design più robusti e supporto software prolungato: ciò ha provocato qualche malumore. La possibilità che tutto ciò porti a un aumento dei prezzi è inoltre presente: gli smartphone sotto i 100 euro potrebbero diventare meno comuni. I grandi marchi come Apple e Samsung, che già garantiscono lunghi aggiornamenti, potrebbero adattarsi più facilmente.
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Homer S.