[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-06-2025]
Claude, il chatbot con IA sviluppato da Anthropic, ha recentemente introdotto una funzionalità che lo distingue dai concorrenti: la possibilità di creare, ospitare e condividere applicazioni AI direttamente attraverso la piattaforma. Questa novità, attualmente disponibile in versione beta, vuole rappresentare un passo verso la trasformazione di Claude da semplice assistente conversazionale a un vero e proprio ambiente di sviluppo per applicazioni. La funzionalità si basa sugli Artifact, strumenti introdotti l'anno scorso, che ora consentono agli utenti di costruire applicazioni interattive senza doversi preoccupare di infrastrutture complesse o costi di scalabilità.
«Gli Artifact permettono a Claude di condividere contenuti sostanziali e autonomi con te in una finestra dedicata separata dalla conversazione principale. Gli Artifacts rendono facile lavorare con contenuti significativi che potresti voler modificare, sviluppare ulteriormente o consultare in seguito.» spiega Anthropic. Con gli Artifact, Claude ricorda le conversazioni, è in grado di analizzare documenti e immagini, e può creare o modificare il codice delle applicazioni che l'utente intende creare.
La piattaforma attualmente beta consente dunque di generare Artifacts, ovvero spazi dedicati dove il codice, i documenti o altri contenuti vengono organizzati e visualizzati in tempo reale. Per esempio, se si chiede a Claude di scrivere una scaletta per un articolo, il sistema la genera in un Artifact separato, aggiornandolo automaticamente se vengono richieste modifiche. Questo approccio non solo mantiene ordinata la conversazione, ma trasforma Claude in un ambiente di lavoro collaborativo. Gli sviluppatori più esperti possono poi sfruttare le interfacce di programmazione (API) per integrare funzionalità avanzate, come l'autenticazione tramite account Claude. Tuttavia, ci sono limitazioni: per esempio al momento non è possibile connettersi ad API esterne e le interazioni sono limitate a testo.
Anthropic suggerisce che questa funzionalità possa essere adoperata per creare videogiochi in cui i personaggi non giocanti ricordano le conversazioni con i giocatori e si adattano alle scelte compiute; oppure per creare applicazioni in grado di analizzare dei dati caricati tramite un file CSV; o un insegnante potrebbe sviluppare uno strumento di apprendimento personalizzato che adatta le domande alle competenze dello studente; o ancora, un'azienda potrebbe creare un assistente per la documentazione tecnica o la gestione di flussi di lavoro complessi.
Consentendo di ospitare applicazioni direttamente sulla piattaforma, Claude mira a diventare diventare non solo un assistente ma un vero e proprio provider per sviluppatori. Ciò apre la porta a nuove forme di monetizzazione, come abbonamenti premium per l'hosting o funzionalità avanzate. ChatGPT si concentra sulla versatilità conversazionale e sull'accesso a dati in tempo reale tramite il web; Claude invece punta su un'esperienza più strutturata e orientata al lavoro professionale.
La versione beta è disponibile gratuitamente anche per gli utenti con account base. Ma è ragionevole aspettarsi che alcune funzionalità avanzate saranno riservate agli abbonamenti Pro o Team, che partono rispettivamente da 20 e 30 dollari al mese per utente. Questi piani offrono limiti di utilizzo più elevati e funzionalità come la condivisione di chat tra membri di un team. I dettagli sui costi futuri dell'hosting di applicazioni non sono ancora chiari.
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