Saranno gli orientali i primi a godere i benefici delle comunicazioni cellulari a banda larga in UMTS, anche se non sembra tutto oro quello che luccica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-09-2001]
La società nipponica DoCoMo leader nel settore delle telecomunicazioni ha annunciato che al primo di ottobre sarà pronta per offrire al pubblico di massa la possibilità di utilizzare i telefonini di terza generazione, approntando quindi la prima rete mondiale UMTS funzionante. Inizialmente il progetto prevede di coprire solo alcune fra le principali città del Giappone, ma i piani di sviluppo della società assicurano tempi rapidi per il raggiungimento della copertura totale del territorio.
L'UMTS, come sappiamo, promette meraviglie, non tanto per la possibilità teorica che gli utenti avranno di utilizzare servizi di connessione ad alta velocità, quanto per la qualità dei servizi stessi, che vista la maggior disponibilità di banda che si va ad ottenere dovrebbe decisamente migliorare. Il condizionale è d'obbligo perché a tutt'oggi non si sentono voci di studi o ricerche su possibili nuove applicazioni specifiche per la tecnologia UMTS che pare quasi un bellissimo pacchetto vuoto.
Nessun servizio allo studio, tempi di realizzazione della rete abbastanza prolungati causa la duplicazione con l'attuale GSM e GPRS, costi elevati di realizzazione degli impianti e soprattutto scarsa disponibilità attuale di apparecchi di fascia economica: le case produttrici di telefonini finora hanno presentato apparecchi UMTS con prezzi inaccessibili o quantomeno impegnativi per il grande pubblico e questo gioca senz'altro a sfavore delle aspettative di sviluppo del business, tanto più che la durata di tali apparecchi pare essere effimera.
Ma allora qual'è la verità? L'UMTS è un business o una bolla di sapone?
Leggi la seconda parte - UMTS: business o bolla di sapone?
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