E per dimostrarlo gli scienziati hanno progettato un Tardis.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-05-2017]
Per molti, il viaggio nel tempo è un concetto che appartiene soltanto alla fantascienza: spostarsi nel passato o nel futuro è qualcosa di praticamente inattuabile ma che tuttavia è bello immaginare.
Due fisici americani, il canadese Ben Tippett e lo statunitense David Sang, sono invece convinti che il viaggio nel tempo, per lo meno dal punto di vista matematico, sia certamente possibile.
«La gente» - sostiene Tippett, fisico teoretico presso l'Università della Columbia Britannica - «pensa al viaggio nel tempo come a qualcosa di fantasia. E noi tendiamo a pensare che non sia possibile perché non lo facciamo. Ma, matematicamente, è possibile».
La base, come spiega ancora Tippett, è la teoria della relatività generale di Einstein: partendo da essa i due scienziati hanno elaborato le formule matematiche che affermano la possibilità del viaggio nel tempo.
Secondo il professore canadese, bisogna abbandonare la concezione comune di uno spazio a tre dimensioni cui aggiungere il tempo in una dimensione separata; occorre invece immaginare simultaneamente le quattro dimensioni: questa visione è generalmente nota con la dizione continuum spazio-tempo.
Questo spazio-tempo non è "piatto", ma presenta delle curve, e sarebbero proprio queste curve a dar conto delle orbite curve dei pianeti che, in uno spazio "piatto", si muoverebbero invece in linea retta.
«Anche la direzione del tempo nello spazio-tempo mostra una curvatura. Ci sono prove che mostrano come quanto più vicini ci si trova a un buco nero tanto più lentamente si muove il tempo» racconta Tippett.
Di qui, l'idea della macchina del tempo. «Il mio modello di macchina del tempo usa lo spazio-tempo curvo al fine di piegare il tempo, per i passeggeri, in un cerchio anziché in una linea retta. Questo cerchi ci porta indietro nel tempo».
C'è tuttavia un problema: sebbene la descrizione dal punto di vista matematico funzioni, Tippett stesso dubita che qualcuno mai riesca a costruire una vera macchina del tempo, nel senso di un apparecchio un po' come quello immaginato da H. G. Wells.
«Wells ha reso famosa la dicitura "macchina del tempo" e ha lasciato in tutti l'idea che un esploratore abbia bisogno di una macchina, o di una scatola speciale, per ottenere il viaggio nel tempo» commenta Tippett. «Sebbene ciò sia matematicamente fattibile, non è ancora possibile creare una macchina spazio-tempo perché abbiamo bisogno di materiali - che noi chiamiamo materia esotica - che pieghino lo spazio-tempo in modi assurdi. Ma devono ancora essere scoperti».
Se quindi dovremo aspettare ancora a lungo prima di poter entrare in una cabina blu e spostarci nel tempo, già ora abbiamo a disposizione il modello matematico creato da Tippett e che pone le basi per il viaggio: è il Tardis, o Traversable Acausal Retrograde Domain in Space-time.
Tippett lo paragona a una sorta di "bolla" di geometria spaziotemporale che trasporta il proprio contenuto avanti e indietro nello spazio e nel tempo lungo un vasto percorso circolare e in grado, per andare all'indietro nel tempo, di spostarsi a velocità superiori a quella della luce. Il Dottore ne sarebbe orgoglioso.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator