Reporters senza Frontiere denuncia la difficile situazione per la libertà del Web nelle Maldive: quattro cyberdissidenti condannati a pesanti pene detentive.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-08-2004]
Molti italiani, in queste settimane d'estate, si trovano alle Maldive, moltissimi altri ci andranno prima della fine dell'anno, si tratta di una delle mete esotiche preferite dai turisti di casa nostra. Un paesaggio da cartolina, sole, mare, l'ideale per una fuga d'amore o un viaggio di nozze.
Purtroppo dietro questo quadro idilliaco si nascone un piccolo inferno per la libertà del Web: quattro cyberdissidenti sono stati condannati a pene detentive, due addirittura all'ergastolo, per aver criticato sul bollettino elettronico "Sandhaanu" il Presidente della Repubblica e il suo Governo.
Lo denuncia Reporter senza Frontiere, l'organizzazione internazionale che si batte per la libertà di stampa e di espressione nel mondo. La stessa Amnesty International ha ufficialmente dichiarato che in nessun modo questa webzine maldiviana conteneva incitamenti alla violenza ma solo critiche politiche.
Reporter senza Frontiere ha chiesto al commissario dell'Unione Europea per le relazioni esterne Chris Patten di intervenire sul Governo delle Maldive per ottenere la liberazione dei prigionieri, a cui non è stata data possibilità di appello; sempre RSF ha chiesto al Presidente di Cable & Wireless, internet provider delle Maldive, di impegnarsi per un maggiore rispetto della libertà di espressione in Internet. Ma la risposta è stata un richiamo da parte della multinazionale al principio di non ingerenza negli affari interni delle Maldive.
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