Il Governo strangola le Authority

La Finanziaria taglia i fondi destinati alle Authority per l'Antitrust, per le Comunicazioni e per la Privacy: questi organismi rischiano di non poter svolgere adeguatamente la propria attività a difesa dei consumatori e della concorrenza.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-12-2004]

Circa dieci anni fa nacquero le Authority indipendenti: da quella per la Privacy che fu subito presieduta dal padre della legge italiana per la tutela della privacy, il giurista Stefano Rodotà, all'Antitrust, per la vigilanza a difesa della libera concorrenza e sulla pubblicità ingannevole, all'Authority per le Comunicazioni chiamata a regolare il contesto della liberalizzazione nelle Tlc e della convergenza fra i media.

Gli anni '93-94 furono gli anni in cui la società civile, a seguito di Tangentopoli, insorse contro lo strapotere dei partiti e della politica, contro l'invadenza della politica e della sua lottizzazione nelle imprese, nei media. Invocare più società, meno Stato e meno invadenza della politica era normale, era quasi obbligatorio simpatizzare per i garanti e per gli arbitri indipendenti, come testimoniava la simpatia che andava alla magistratura impegnata contro la corruzione politica e la mafia, dal pool di Milano a quello di Palermo. Anche Forza Italia e Berlusconi nacquero e vinsero sospinti da questa onda.

Ora si vive in Italia un clima completamente diverso: la tendenza è quella di mettere la magistratura sotto il controllo del potere politico, di irregimentare organismi che godono storicamente di una grande indipendenza come la Banca d'Italia senza però dare vita ad altri autorevoli organismi di tutela dei risparmiatori. Anche le Authority vivono una vita difficile.

All'Authority delle Comunicazioni sono stati sottratti importanti poteri a favore del Ministero delle Comunicazioni (che invece doveva sparire) in materia di sorveglianza sui mercati delle Tlc; contemporaneamente lo stesso Stefano Rodotà, Garante della Privacy, allo scadere del suo mandato lamenta che, con i tagli alle risorse operati da questa Finanziaria, l'Authority per la Privacy rischia di pagare a stento gli stipendi del personale e non poter fare niente di più, con un grave peggioramento della sue effettive capacità di vigilanza su questa delicata materia.

La stessa protesta che viene da Giuseppe Tesauro, Presidente in scadenza dell'Antitrust, che lamenta la mancanza di fondi e di personale. Il Governo però sà già come risolvere i problemi delle Authority indipendenti: sostituire i responsabili attuali con persone magari di minori capacità e prestigio ma sicuramente più affidabili e leali verso la maggioranza

Per questo motivo si fa il nome dell'attuale Ministro per le Attività produttive Marzano per l'Antitrust, dove favorirebbe ancora le società assicurative; per la guida dell'Authority delle Comunicazioni si fa invece il nome dell'attuale Sottosegretario al Ministero delle Comunicazioni Giancarlo Innocenzi, forzaitaliota di ferro. In questo caso nessuno si lamenterebbe più se le Authority non avranno i mezzi per funzionare.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

claudio da roma
pluriassolti? Leggi tutto
31-12-2004 17:05

Alessandro
Pollo dela libertà Leggi tutto
30-12-2004 20:38

unBuffone
LA GRANDE SCACCHIERA Leggi tutto
30-12-2004 20:01

Gateo
Tanto vale chiuderle Leggi tutto
30-12-2004 09:47

lettore rattristato
terrificante Leggi tutto
30-12-2004 00:06

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (432 voti)
Maggio 2025
Android 16 e lo smartphone diventa un PC
Apocalisse Bitcoin
Da Asus la scheda video col giroscopio per prevenire il sagging
Perso per sempre il codice sorgente di Fallout
Aprile 2025
Windows Recall è ora ufficialmente disponibile
"Imbrogliare su tutto": dagli esami universitari ai colloqui di lavoro
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 9 maggio


web metrics