Il ministro Maroni ha portato in senato la proposta di abolizione del "decreto Pisanu". La parola ora passa al Parlamento.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-12-2010]
Dopo che, all'inizio del mese scorso, avevano le dichiarazioni del ministro Maroni avevano fatto ben sperare circa la liberalizzazione del Wi-Fi, sembrava essere calato il silenzio.
Ora si scopre che lo scorso 13 dicembre - il giorno prima del voto di fiducia al governo - in Senato è approdato il disegno di legge 2494 "Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica".
Il fatto che un disegno di legge venga presentato in Senato non significa automaticamente che sarà discusso e approvato in tempi brevi, ma è già qualcosa.
All'interno del disegno di legge 2494 la parte che riguarda il Wi-Fi è l'articolo 3, il cui unico scopo è abolire l'articolo 7 del decreto Pisanu.
"Gli appesantimenti burocratici dovuti a fotocopiature e archiviazioni dei documenti degli utenti" - si legge nella relazione - "sono stati indicati come fattori fortemente penalizzanti per lo sviluppo delle nuove tecnologie e degli strumenti del web. È stato, inoltre, evidenziato che in nessun paese occidentale è prevista una normativa tanto rigorosa sull'accesso alle reti Internet, e soprattutto al Wi-Fi".
Il vecchio decreto Pisanu è dichiarato sostanzialmente superato dalla "straordinaria evoluzione tecnologica" avvenuta in questi anni che permette di utilizzare "soluzioni diverse" per prevenire la criminalità in Internet.
Quali siano queste soluzioni il disegno non specifica: l'articolo 3 si limita ad abrogare il famigerato 7.
È invece nella relazione indicata la strada che sarà percorsa per soddisfare quanti temono che la liberalizzazione del Wi-Fi porti a un aumento dei crimini online: "Nel dibattito parlamentare potranno essere esaminati e approfonditi tutti quegli aspetti necessari al superamento del «decreto Pisanu» nella prospettiva di pervenire ad un giusto equilibrio tra la libertà di comunicazione, lo sviluppo della new economy e idonei standard di sicurezza".
Sarà insomma il Parlamento a indicare le norme che sostituiranno il decreto Pisanu: la liberalizzazione del Wi-Fi è insomma legata al destino, che al momento non pare propriamente certo, di Camera e Senato.
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