Il DRM entra ufficialmente in HTML 5

La gestione dei diritti digitali ora è uno standard del web, ma il W3C è spaccato.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-09-2017]

html 5 drm

La lunga e accesa discussione è giunta a una conclusione, anche se non piace a tutti.

Il W3C (World Wide Web Consortium) ha completato la raccomandazione per le Encrypted Media Extensions (EME) in Html 5, trasformandole quindi in uno standard del web.

In altre parole, il Drm (Digital Rights Management, gestione dei diritti digitali) ha fatto il proprio ingresso ufficiale in Html 5.

C'è voluto molto tempo prima di arrivare a questo passo. In molti, a partire dalla Free Software Foundation, hanno più volte sottolineato come introdurre il Drm in Html snaturerebbe quest'ultimo: la sua natura libera resterebbe compromessa dall'apparizione di un componente nato precisamente con lo scopo di limitare la diffusione dei contenuti.

La questione è stata particolarmente dibattuta negli Stati Uniti, dove l'opposizione non era tanto al Drm in sé, quanto alla sua "interazione" con le leggi esistenti. Dato che infatti il Digital Millennium Copyright Act vieta espressamente ogni tentativo di aggirare i sistemi di Drm, nemmeno attività legali che lo evitassero (per esempio in nome del fair use) sarebbero impedite.

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Ancora, si fa notare come, mentre i browser possono essere open source, i sistemi di decrittazione sono sempre realizzati con sistemi proprietari, che nessuno al di fuori può controllare: è un problema serio per quanti credono nel software libero.

Tuttavia, persino Tim Berners-Lee, il "padre del web", ha espresso il proprio parere favorevole all'adozione del Drm in Html 5, ritenendo che i vantaggi superino le controindicazioni.

Alla fine, il 58,4% del W3C ha approvato le specifiche finali delle EME; il 30,8% s'è opposto, mentre il 10,8% s'è astenuto.

In sé, le EME non indicano un modello unico di Drm: forniscono invece un'interfaccia standard che ciascuno può utilizzare per gestire il proprio schema di Drm e indicano il modo in cui i contenuti web interagiscono con i modulo di decrittazione dei contenuti (CDM, Content Decryption Module) di terze parti e le modalità per gestire i diritti digitali.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Infatti sarei curioso anch'io di sapere quali sono questi vantaggi e, soprattutto, per chi sono, se sono per le major che controllano i diritti dei contenuti allora sono convinto che i vantaggi superino le controindicazioni ma, a questo punto, preferisco censurare l'esimio Tim... :umpf: Leggi tutto
1-10-2017 17:00

{Paolo Del Bene}
No DRM === link Saluti PAOLO DEL BENE
24-9-2017 21:28

{Shiba}
E intanto EFF se ne è andata dal W3C...
22-9-2017 13:11

Questa è una grave sconfitta per gli utenti (e quindi, di fatto, per l'intero genere umano) ma lo è soprattutto da un punto di vista "politico" o - se preferite - "filosofico" (vabbè, diciamo pure "ideologico"). Da un punto di vista "tecnico", la situazione è meno grave di quello che sembra. ... Leggi tutto
21-9-2017 09:10

{simone}
Lo sappiamo che Internet avrà non due, ma trenta velocità e che fra qualche anno, con argomentazioni ineccepibili, le velocità più basse saranno per chi usa Intenret gratuitamente. Sappiamo anche che le velocità più elevate saranno dedicate solo a contenuti multimediali e di realtà... Leggi tutto
20-9-2017 20:34

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