All'AtCoder World Tour 2025 la creatività umana s'è dimostrata superiore alla rapidità della IA.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-07-2025]
L'umanità resta un passo avanti rispetto alle intelligenze artificiali, almeno per ora: il 18 luglio 2025 un programmatore umano ha sconfitto un modello di IA in una competizione di programmazione, dimostrando che l'ingegno e la creatività umana possono ancora fare la differenza, nonostante i progressi delle macchine.
Il programmatore in questione si chiama Przemysław Dębiak ed è conosciuto con il nickname Psyho su piattaforme come GitHub e AtCoder; ha sconfitto un avanzato modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI in una competizione di programmazione tenutasi a Tokyo, durante le finali dell'AtCoder World Tour 2025. La competizione era organizzata da AtCoder, una delle piattaforme più note per la programmazione competitiva. Si richiedeva ai partecipanti di sviluppare un algoritmo di ottimizzazione per guidare robot in un ambiente complesso: un compito che combinava logica, creatività e gestione del tempo.
Dębiak, ex dipendente di OpenAI e veterano delle competizioni di programmazione, ha affrontato 11 altri partecipanti, tra cui il modello IA di OpenAI appositamente progettato per questa sfida. Utilizzando solo Visual Studio Code con un'autocompletamento di base e senza alcun supporto di strumenti IA, Dębiak ha prodotto una soluzione più efficiente e completa rispetto a quelle prodotte dai concorrenti, classificandosi così al primo posto. L'IA di OpenAI si è posizionata al secondo posto, un risultato impressionante ma evidentemente non sufficiente a superare l'abilità umana.
Il formato della gara prevedeva una maratona di 10 ore. A differenza delle competizioni tradizionali che si concentrano su problemi brevi e algoritmici, l'AtCoder World Tour Finals ha richiesto un approccio olistico, combinando capacità analitiche, creatività e resistenza. Dębiak ha dimostrato una notevole capacità di pensare in modo non convenzionale: ha ottimizzato il suo algoritmo per gestire scenari imprevisti che l'IA, pur rapida nella generazione di codice, non è riuscita a risolvere con la stessa precisione. Ciò ha evidenziato uno dei limiti attuali dei modelli IA: la loro dipendenza da pattern appresi dai dati di addestramento, che può risultare meno efficace in contesti che richiedono intuizione e adattabilità.
Su X, il programmatore ha raccontato che la vittoria gli è costata parecchia fatica: «L'umanità ha prevalso (per ora!) Sono completamente distrutto. Ho dormito 10 ore negli ultimi 3 giorni e sono vivo a malapena». L'impresa di Dębiak gli ha guadagnato i complimenti di Sam Altman in persona, fondatore di OpenAI: egli ha elogiato pubblicamente la performance del programmatore polacco, definendola una dimostrazione del potenziale umano in un'era dominata dall'IA.
La competizione non aveva l'obiettivo di screditare l'IA, ma di esplorare come uomini e macchine possano confrontarsi in un contesto altamente tecnico. I risultati suggeriscono che la capacità di affrontare problemi complessi con soluzioni innovative rimane un punto di forza dell'essere umano, sebbene l'IA sia un potente strumento per automatizzare compiti ripetitivi.
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Homer S.