[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-09-2025]
Le motociclette elettriche offriranno vantaggi in termini di efficienza energetica e ridotte emissioni ma, per molti appassionati, mancano di una caratteristica tanto importante quanto le prestazioni, almeno da un punto di vista emotivo: il rumore (e le vibrazioni). La transizione da un motore a combustione interna a un propulsore elettrico comporta la perdita di quegli elementi sensoriali che per molti contribuiscono in modo importante a definire l'esperienza di guida: il rombo dell'aspirazione e dello scarico, le pulsazioni ritmiche del pistone, le vibrazioni trasmesse al manubrio e al sellino. Yamaha, produttore giapponese con una lunga tradizione nel settore, ha deciso di affrontare la questione depositando un brevetto che mira a ricreare artificialmente questi aspetti, non attraverso soluzioni digitali (per esempio con un altoparlante), ma con un approccio meccanico.
Il documento, identificato con il numero internazionale WO/2025/191637, descrive un "veicolo elettrico a sella" equipaggiato con un simulatore di motore endotermico, progettato per integrare suoni e vibrazioni in modo coerente con il regime di rotazione del motore elettrico. Il sistema proposto da Yamaha si basa su componenti meccanici tradizionali come un albero motore, un pistone, un cilindro e valvole, che operano senza combustione ma simulando i cicli di un motore a quattro tempi. Il pistone muove aria all'interno del cilindro, comprimendola durante la fase di compressione e espellendola attraverso le valvole durante lo scarico, generando così onde sonore e vibrazioni fisiche. Questo meccanismo è azionato direttamente dal motore elettrico della moto, con una frizione che permette di collegare o scollegare il simulatore a comando, per esempio tramite un interruttore di avviamento
La velocità di rotazione del finto motore è sincronizzata con quella del propulsore principale, assicurando che i suoni e le vibrazioni aumentino proporzionalmente all'accelerazione, creando un feedback sensoriale realistico. A differenza dei sistemi elettronici che emettono suoni sintetici attraverso altoparlanti - come quelli obbligatori per la sicurezza pedonale in molti mercati - qui l'effetto è prodotto da masse in movimento, con il pistone che funge da "massa reciproca" per trasmettere vibrazioni al telaio.
Il brevetto riconosce esplicitamente che, nonostante i benefici ambientali delle elettriche, esse «mancano di anima» per via dell'assenza di rumori e pulsazioni. D'altro canto, l'aggiunta di parti mobili aumenta la complessità meccanica, potenzialmente riducendo l'efficienza del motore elettrico. Durante la fase di compressione, parte della potenza viene sottratta per azionare il simulatore, con una perdita stimata che Yamaha mitiga attraverso ottimizzazioni come valvole a controllo elettronico e materiali leggeri. Ciò potrebbe tradursi in una minore autonomia della batteria, che è un fattore critico per tutti i veicoli elettrici.
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