Tassa forfettaria di 2 euro per pacchi fino a 2 kg.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-11-2025]

L'Unione Europea ha approvato, durante la riunione dell'Ecofin del 13 novembre a Bruxelles, l'abolizione della soglia che esenta dalle tasse doganali i pacchi di valore inferiore a 150 euro, accelerandone l'entrata in vigore al primo trimestre del 2026, invece del 2028 inizialmente previsto. Questa decisione, concordata dai ministri delle finanze dei 27 Stati membri, introduce dazi doganali su tutte le importazioni extra-UE di basso valore, colpendo principalmente spedizioni dalla Cina e piattaforme di e-commerce come Shein, Temu, AliExpress e Amazon Haul.
La misura risponde a una crescita esponenziale del flusso di pacchi low-cost, stimato in 4,6 miliardi di unità nel 2024, di cui oltre il 90% originato dalla Cina, con un ritmo di 12 milioni al giorno che - spiega la UE - satura le dogane e distorce la concorrenza interna. La soglia de minimis, introdotta nel 1983 dal regolamento CEE n. 2658/87 e confermata dal codice doganale dell'Unione del 2013, esenta attualmente da dazi e IVA le merci sotto i 150 euro, con l'obiettivo di semplificare le procedure per i piccoli commerci. Tuttavia l'evoluzione dell'e-commerce ha trasformato questa deroga in un vantaggio competitivo per modelli di business basati su vendite dirette, dove singoli articoli di abbigliamento, elettronica o giocattoli vengono spediti in volumi massicci a prezzi stracciati.
Secondo dati della Commissione Europea, fino al 65% di questi pacchi presenterebbe sottovalutazioni deliberate per eludere i controlli, aggravando le frodi doganali e causando rischi per la sicurezza: prodotti non conformi a standard UE per quanto riguarda i materiali tossici o le etichettature, come evidenziato da certe indagini su Temu per la diffusione di articoli illegali in Francia e su Shein per presunte violazioni del Digital Services Act. L'impatto diretto ricade proprio su questi due soggetti: Shein, con oltre 75 milioni di utenti attivi in Europa e un'influenza sul Pil italiano stimata da Oxford Economics in 302 milioni di euro nel 2023, basa il 70% delle vendite su spedizioni sotto i 150 euro. Temu, con 15 milioni di utenti in Italia, ha registrato una crescita del 500% annuo grazie a logistiche ottimizzate che evitano magazzini intermedi. La nuova normativa impone una tassa forfettaria di gestione doganale, proposta a 2 euro per pacco fino a 2 kg, a carico dei marketplace che gestiscono vendite e spedizioni.
Trasferito ai consumatori, questo costo potrebbe aumentare i prezzi finali del 10-20%, riducendo l'interesse verso i prodotti cinesi: un articolo da 5 euro potrebbe salire a 7 euro, erodendo margini già sottili. Alcune analisi prevedono un calo del 20% nelle quote di mercato per questi attori, favorendo giganti come Amazon che beneficiano di catene di fornitura europee.
Le ragioni della misura emergono da pressioni congiunte di lobby come EuroCommerce e Confindustria Moda, che denunciano una «distruzione del commercio al dettaglio» causata da importazioni sleali. Il ministro italiano dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso soddisfazione, definendola un passo per «difendere l'industria» in un contesto dove, se le cose continuassero così, il settore moda rischierebbe 20 miliardi di fatturato e 35.000 posti di lavoro in cinque anni. Peraltro l'Italia, nella sua Manovra di Bilancio 2026, già valuta un prelievo nazionale da 1-2 euro su pacchi extra-UE, camuffato come «tassa su servizi aggiuntivi» per evitare conflitti con le norme UE, includendo i costi ambientali per lo smaltimento o le verifiche di conformità. Questo approccio vuole bilanciare l'armonizzazione comunitaria con le esigenze locali ed è simile a iniziative in Francia (2 euro a pacco) e Romania (5 euro), che anticipano l'applicazione della norma europea nel 2026 per contrastare fenomeni come la ultra-fast fashion (la "moda ultrarapida", settore in cui è primo attore Shein).
Dal punto di vista operativo, la direttiva introduce procedure semplificate per i dazi, con obbligo di dichiarazione elettronica per tutti i pacchi e rafforzamento dei controlli doganali tramite IA. La Commissione, su proposta del commissario al Commercio MaroØ ¦efčovič, ha inoltre avviato indagini su Temu e Shein per rilevare eventuali pratiche ingannevoli e prodotti pericolosi. Confronti internazionali sottolineano l'allineamento con gli USA, che a maggio 2025 hanno eliminato la soglia de minimis di 800 dollari, imponendo dazi sulle importazioni cinesi e bloccando le spedizioni postali.
Per i consumatori le implicazioni sono miste: innanzitutto i prezzi più alti per gli acquisti impulsivi online ridurranno l'accessibilità ai beni low-cost, ma vogliono promuovere le opzioni più "sostenibili" e locali. Associazioni come Altroconsumo notano che il 40% degli utenti frequenti di Temu e Shein è under 35, sensibile a temi etici: prevedono che ciò porterà a un maggiore interessamento verso i prodotti di seconda mano e i marchi europei. D'altra parte la misura potrebbe penalizzare famiglie a basso reddito dipendenti da queste piattaforme per l'abbigliamento accessibile.
Con il suo export da 100 miliardi annui nel settore della moda, l'Italia spinge per un'armonizzazione rapida delle norme, proponendo estensioni anche alle verifiche etiche. Quando i dazi saranno entrati in vigore, monitoraggi trimestrali valuteranno l'efficacia, potenzialmente adattando la tassa forfettaria. Questa politica vuole dichiaratamente trovare un equilibrio tra l'apertura ai mercati e la tutela interna e vede la UE assumere un ruolo più assertivo verso quelli che percepisce come squilibri globali.
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