Un po' di ingegneria sociale è sufficiente per coinvolgere persone rispettabili nel traffico di merce rubata.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-10-2008]
Lo scam, ossia quelle truffe via Internet che sfruttano l'ingegneria sociale (come le cosiddette "truffe alla nigeriana"), sta evolvendosi e imparando a sfruttare degli inconsapevoli intermediari non solo nel trasferimento di denaro, ma anche in quello di oggetti concreti.
"Parcel mules", muli dei plichi: così li chiamano nei Paesi anglofoni e non sono altro che vittime di una truffa di cui si rendono complici senza nemmeno rendersene conto. Ricevono degli oggetti e li consegnano ad altre persone pensando di aiutare così degli amici lontani. In realtà gli oggetti sono stati ottenuti in modo illecito.
La rete televisiva inglese Itv1 ha condotto delle indagini e scoperto 13 donne coinvolte a loro insaputa nel commercio illegale di vari apparecchi elettronici, dai telefonini ai lettori di Dvd fino ai computer portatili.
Una delle vittime, in particolare, pensava di stare facendo del volontariato per un orfanotrofio in Africa.
In realtà stava smistando degli oggetti comprati con carte di credito rubate e trasportate oltremare attraverso tutta una serie di intermediari.
I "muli dei plichi" vengono contattati e arruolati attraverso delle false offerte di lavoro, siti contraffatti che all'apparenza rimandano ad aziende e associazioni rispettabili o servizi fasulli di incontro per persone sole.
Una volta guadagnata la fiducia, il truffatore potrà contare sulla piena collaborazione di questo nuovo "amico" per svolgere alcune commissioni che, data la distanza, non può compiere di persona.
Secondo Andrew Goodwill, esperto di frodi che lavora per 3rd Man Group, potrebbero esserci centinaia se non migliaia di persone cadute in queste trappole e per la stragrande maggioranza si tratta di donne, colpevoli innanzitutto di essersi fidate troppo di sconosciuti incontrati in Rete.
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merlin