Anche la progettista del portatile XO abbandona Negroponte, per realizzare un portatile dal costo di soli 75 dollari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-01-2008]
Anche MaryLou Jepsen, responsabile tecnico del progetto OLPC e disegnatrice del "guscio" del portatile ha annunciato di abbandonare il progetto, attratta dalle lusinghe del mondo e dalle speranze di un facile guadagno anziché di un improbabile riconoscimento comunque destinato a restare gratis et amore dei.
Perché subito dopo ha annunciato di voler commercializzare le sue invenzioni nel campo degli schermi, che sono di tutto rispetto, unitamente alla neofondata Pixel-Qi per realizzare un portatile a 75 dollari, quindi poco più di una cinquantina di euro al cambio corrente.
Del resto la Jepsen si presenta con le carte in regola come scienziata: ha studiato al MIT ed ha diplomi di laurea in ottica, ingegneria elettronica oltre a master in tecnica di visione ed altre discipline correlate. E' inoltre un guru per quanto riguarda olografia e schermi piatti oltre che nel relativo risparmio energetico e per finire ha inventato un sistema di variazione cromatica a seconda delle condizioni di luce in cui lavorano i laptop che possono perciò passare dal colore al B/N in automatico.
Il vero pericolo nasce dall'affermata realizzazione di un portatile dal costo ancora inferiore, e non di poco, a quello che dovrebbe avere l'XO quando la produzione avesse raggiunto le ordinazioni previste dal progetto; né è da trascurare l'ipoteca messa sullo stesso dal duopolio Microsoft e Intel con la realizzazione di una macchina in grado di essere gestita da una versione ridotta di Windows XP, il che ha costretto Negroponte a un'ulteriore revisione per accogliere un eventuale dualboot di Linux col sistema operativo di Redmond.
Tuttavia la mazzata forse definitiva l'ha data Intel non solo con la commercializzazione di una sua macchina concorrente nel prezzo e nelle prestazioni, né con l'abbandono del progetto, evento ormai facilmente prevedibile vista l'insostenibilità della sua posizione; il vero guaio per il progetto OLPC è stato il mancato versamento del contributo promesso dal re dei CIP che, guarda caso, avrebbe dovuto essere effettuato il giorno seguente l'uscita dalla Fondazione.
Al di là delle ovvie accuse e recriminazioni di Negroponte, è difficile dire se Intel abbia portato a casa tecnologie innovative e soprattutto se nell'affermativa le abbia messe in opera, perché la legislazione degli States è piuttosto severa in materia; ma sicuramente ha messo in bacheca una realistica fotografia del concorrente con cui già si sta confrontando sui mercati sia pure vendendo nascostamente sotto costo.
Né deve essere trascurata la circostanza che la Jepsen in passato ha collaborato con Intel, per cui l'evento PixelQi può anche essere visto nell'ottica di una futura collaborazione tra le due aziende, magari in joint venture o una compartecipazione azionaria, visto che la fondatrice ha espressamente dichiarato di voler vendere alcuni dei suoi brevetti per finanziare la sua nuova impresa.
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