Canone RAI, ultimo atto: i PC non devono pagare

La RAI conferma ufficialmente l'esenzione dal canone speciale per il mero possesso PC, smartphone e tablet. Paga solo chi li usa come televisori.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-02-2012]

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Hai un computer? Devi pagare il canone RAI

Alla fine, è arrivata anche la conferma ufficiale: la RAI non pretende il pagamento del canone per «mero possesso di computer, tablet e smartphone».

Dopo un confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico, la RAI ha pubblicato sul proprio sito una nota in cui conferma quanto già dichiarato ieri dal proprio responsabile degli abbonamenti per la Regione Toscana, Roberto Tortorici.

«La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai» - si legge nella nota - «si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage), fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più televisori».

Non basta dunque possedere un computer (o uno smartphone, o un tablet) per dover automaticamente pagare il canone RAI: occorre anche che questo venga utilizzato come un televisore; in caso contrario nulla è dovuto.

La RAI sottolinea peraltro come questa interpretazione più restrittiva dell'ormai famosa norma del 1938 sia più favorevole agli utenti italiani rispetto a quanto facciano le leggi analoghe di altri Paesi.

«Ciò» - scrive ancora la TV pubblica - «limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (BBC...) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone».

Tutto come prima, dunque, e a questo punto non si capisce perché la RAI si sia messa nei guai con le proprie mani prima inondando le aziende di lettere che molti hanno descritto come «minatorie», poi facendo una precipitosa marcia indietro, soprattutto dopo che il ministro Corrado Passera ha esposto la propria posizione, che coincide con quella del comunicato ufficiale sopra riportato.

In ogni caso, per chi ancora avesse dei dubbi, valga a scioglierli l'ultima frase della nota: «Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore», mentre chi usa il PC solo per lavoro non deve nemmeno pagare il canone speciale.

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