Telecom Italia ricomincia i contratti di solidarietà

Grazie al Jobs Act potrà prorogare i contratti di solidarietà per altri tre anni, dopo i cinque già applicati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-10-2015]

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I contratti di solidarietà sono un regime di riduzione dello stipendio (e dell'orario di lavoro) a carico dell'Inps che le aziende, tramite accordo con i sindacati, possono applicare in caso di esuberi del personale, per evitare i licenziamenti.

La legge ha previsto, fino al 2015, un massimo di cinque anni di durata, o meglio quattro anni con l'interruzione di un anno.

Telecom Italia, pur avendo avuto bilanci sostanzialmente in attivo, ha applicato questo ammortizzatore sociale dal 2009 al 2015 per circa 30.000 addetti.

Con l'utilizzo intensivo e fino al suo tetto massimo, Telecom Italia non avrebbe più potuto utilizzare questo strumento. Ma è intervenuto il nuovo Jobs Act, che ha ridotto il numero di anni di contratto di solidarietà a un massimo di tre anni, o due più un anno di cassa integrazione.

In questo modo, con il cambiamento delle regole, Telecom potrà ricominciare da capo per ridurre il costo del lavoro. Infatti, la stessa Telecom Italia ha ammesso, al tavolo del confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che l'esubero denunciato di 2.800 unità, scese poi a 2.600, derivava da un calcolo di riduzione del costo del lavoro più che da una riorganizzazione lavorativa.

Ora Telecom Italia ha perfezionato un accordo con Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl-Tlc, a cui la Slc-Cgil si è dichiarata contraria,con l'approvazione della maggioranza risicata dei delegati Rsu (37 componenti su 71) prevede per due anni una riduzione annuale di 23 giorni lavorativi per tutto il personale di Caring Services, i call center aziendali, e di Tiit, la società di ICT del gruppo.

Per questo personale la riduzione di orario sarà più onerosa di quella che si è applicata negli scorsi anni perché è scesa la percentuale di salario coperta dall'Inps entro il massimo che è previsto dalla Cig, cioè poco più di mille euro. Questa novità dovrebbe portare a una forte opposizione nelle assemblee sindacali che si svolgeranno sull'accordo e forse a scioperi della Cgil contro, oltre che dei sindacati autonomi Snater e Cub.

I risparmi ottenuti con l'applicazione della solidarietà difensiva verranno investiti da Telecom nel piano di prepensionamenti agevolati volontari che dovrebbe impegnare altre 2.800 unità, a cui l'azienda pagherà fino a un massimo di 4 anni di contributi prima del raggiungimento dei requisiti previdenziali con la corresponsione di fino all'80% della retribuzione.

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Pier Luigi Tolardo