I sindacati ottengono i contratti di solidarietà difensivi bloccando di fatto le 4.000 assunzioni previste.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-09-2015]
Un accordo quadro per gestire i 3.000 esuberi denunciati da Telecom Italia alla fine di luglio è stato siglato il 7 settembre a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico fra le sole Cisl, Uil e Ugl, senza il maggiore sindacato del settore, la Cgil.
L'accordo che non prevede licenziamenti ma la mobilità volontaria per 330 persone e l'utilizzo dei contratti di solidarietà cosiddetti «difensivi» che, di fatto, impediscono a Telecom Italia di realizzare l'ambizioso e impegnativo piano di assunzioni per 4.000 unità in 4 anni annunciato dall'amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano.
Se invece il governo avesse autorizzato e, soprattutto, finanziato i contratti di solidarietà «espansivi» ci sarebbero state assunzioni pagate dall'Inps in cambio delle riduzione di orario per i dipendenti già in organico. L'articolo continua qui sotto.
Maledetti coupon | ||
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Intanto Telecom Italia ha accettato di rinunciare a scorporare i call center - ossia di attuare la cosiddetta societarizzazione di 187, 191 e 119 - che rimarranno quindi dentro Telecom Italia; inoltre esiste la possibilità che l'azienda possa prepensionare, ma pagando interamente i contributi e senza oneri per lo Stato, quei dipendenti a cui dovessero mancare fino a 4 anni per raggungere i requisiti per la pensione.
Ora la Cgil dovrà decidere se siglare l'accordo o se opporsi anche con azioni di lotta.
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