TIM punisce i dipendenti che fanno commenti negativi

Intanto al flash mob contro l'abolizione del contratto integrativo partecipano 5.000 persone.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-02-2017]

tim clat protesta

Sabato 25 febbraio 5.000 lavoratori TIM provenienti da ogni parte d'Italia hanno partecipato al flash mob di Roma promosso dal Clat, il Collettivo dei lavoratori autoconvocati delle telecomunicazioni.

Scopo dell'iniziativa era richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda della disdetta del contratto integrativo aziendale Tim, sostituito unilateralmente da un regolamento aziendale che abolisce l'indennità di "mini trasferta" per il personale tecnico e riduce i giorni di ferie e di permessi a tutto il personale.

Intanto la direzione Tim ha intrapreso iniziative nuove: alcuni lavoratori, che nei commenti pubblicati sull'Intranet di TIM, accessibile al solo personale, avevano usato espressioni ironiche nei confronti dell'amministratore delegato Flavio Cattaneo, sono stati oggetto di rimproveri verbali formali da parte dell'ufficio personale.

I commenti ironizzavano sul fatto che Cattaneo ha potuto beneficiare di un super bonus in parte legato ai risultati aziendali, tra cui i tagli al costo del lavoro e ai salari del personale.

Non solo: altri dipendenti, che nei commenti avevano usato espressioni polemiche considerate più forti di quelle usate dai primi, hanno ricevuto una formale contestazione disciplinare e dovranno giustificarsi.

A darne notizia in suo comunicato è l'organizzazione sindacale autonoma CUB, che invita i lavoratori di TIM alla prudenza e nel contempo ricorda la recente sentenza della Corte di Cassazione del 9 febbraio.

Tale sentenza ha annullato il licenziamento di un dipendente di Fiat che, in un momento di forte tensione interna, aveva inviato a numerosi colleghi una email critica dell'azienda.

Ad ogni modo, la contestazione disciplinare dei dipendenti di TIM è un'iniziativa mai assunta prima per dei commenti pubblicati unicamente sull'Intranet e non su siti esterni: finora ci si era infatti limitati a rimuovere i commenti più critici.

Inoltre, tale decisione viene dopo la pubblicazione, a cura della direzione, di una policy restrittiva sull'uso dei social media da parte dei dipendenti.

TIM ha poi anche comunicato formalmente a Cgil, Cisl e Uil che dal 1 gennaio 2018 non sosterrà più, né economicamente né con personale retribuito, le attività ricreative e culturali del Cralt, il dopolavoro aziendale.

Fondato subito dopo la guerra e riformato 40 anni fa dopo l'entrata in vigore dello Statuto dei Lavoratori, il Cralt è stato finora esibito come un proprio fiore all'occhiello in fatto di welfare aziendale e finanziato con circa 6 milioni di euro.

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