Windows 10 su Arm? Intel non ci sta

E velatamente minaccia: Qualcomm farà la fine di Cyrix e Transmeta.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-06-2017]

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Il binomio tra il sistema operativo Windows e i processori Intel è tanto solido e vecchio da aver una parola macedonia tutta sua che lo indica: Wintel.

Con l'imminente arrivo di Windows 10 S, però, questo sodalizio apparentemente inattaccabile potrebbe iniziare a scricchiolare: quella specie di Windows 8 RT rivisto e corretto potrebbe portare definitivamente Windows sulle Cpu Arm.

Se quindi Qualcomm, maggiore produttore di questo tipo di processori e già partner di Microsoft nel progetto "Windows 10 su Arm", può felicemente esultare, Intel non fa certo i salti di gioia. Però pensa di avere un asso nella manica.

Dato che per far funzionare Windows 10 su Arm Qualcomm ha lasciato intendere che userà tecnologie che emulano i processori x86, Intel si sta preparando a giocare la carta della proprietà intellettuale.

«Ci sono state voci secondo le quali alcune aziende potrebbero cercare di emulare il set di istruzioni x86, che è di proprietà di Intel, senza l'autorizzazione di Intel» ha scritto il capo degli avvocati di Intel, Stephen Rodgers, sul sito dell'azienda.

«Noi non accettiamo la violazione illegale dei nostri brevetti, e ci aspettiamo in pieno che le altre aziende continuino a rispettare i diritti di proprietà intellettuale di Intel» si può leggere ancora.

Per sottolineare la propria posizione, Rodgers fa anche un elenco dei nemici sconfitti in passato, aziende che avevano tentato di imboccare la strada dei processori x86-compatibili: nella lista ci sono Cyrix, Chips and Technologies, Transmeta e anche AMD, che se non è defunta non ha comunque la diffusione di un tempo.

Transmeta, in particolare, viene citata come il caso più recente, senza dimenticare l'esito dell'intera vicenda: «Transmeta non ha avuto successo dal punto di vista commerciale, ed è uscita dal mercato dei microprocessori 10 anni fa».

Avere Windows 10 sui processori Arm porterebbe vantaggi interessanti per gli utenti: Windows potrebbe girare su dispositivi più leggeri, meno avidi di energia e che integrano la connettività 5G LTE di Qualcomm, azienda i cui ultimi prodotti sono già costruiti a 10 nanometri (mentre l'ultima generazione dei chip Intel è a 14 nanometri).

Non solo tablet o convertibili, ma anche veri e propri laptop potrebbero un domani funzionare con Windows 10 e un SoC Qualcomm con architettura Arm: una minaccia intollerabile al monopolio di fatto di Intel.

Quello del gigante dei chip ha insomma tutta l'aria di un tentativo di intimidazione: è chiaro che il colosso di Santa Clara spera di vederlo funzionare, perché in caso contrario dovrebbe mettersi d'impegno a combattere Qualcomm.

Quest'ultima opzione potrebbe essere, per Intel, un serio problema: non soltanto Qualcomm non è Transmeta e, rispetto a quest'ultima, dispone di molte più risorse, ma dietro Qualcomm c'è Microsoft, la quale è molto impegnata nel veder funzionare Windows 10 su architettura Arm.

Dalla parte di Qualcomm ci sono poi anche grandi nomi come Lenovo, HP e Asus: se si arrivasse allo scontro, se ne vedrebbero delle belle.

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