L'app per il fitness svela le basi militari segrete in tutto il mondo

Sembra innocua ma è in realtà una minaccia alla sicurezza.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-02-2018]

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I più attenti alla propria privacy da tempo lamentano il tracciamento continuo che gli smartphone operano nei confronti dei loro utenti.

Generalmente, prese di posizione come questa fanno venire in mente l'uso dei dati personali a fini pubblicitari: non si pensa certo che possano costituire minacce alla sicurezza.

Eppure le forze armate di molti Paesi hanno di recente avuto un piccolo attacco di panico proprio a causa del tracciamento dei soldati da parte di un'apparentemente innocua app per il fitness.

L'app in questione si chiama Strava, si usa in collaborazione con dispositivi indossabili quali il Fitbit e ha da poco pubblicato una 2017 heat map.

Essa mostra le attività di tutti gli utenti del mondo (dove essi corrono, nuotano, passeggiano e via di seguito), segnando con colori via via più caldi i percorsi seguiti più di frequente (da qui il nome di heat map, ossia mappa del calore).

Strava ha agito in buona fede, ma senza volerlo ha rivelato anche quanto non avrebbe dovuto: dato che all'interno del suo miliardo di utenti ci sono anche dei soldati, la mappa contiene anche le posizioni di diverse basi militari sparse nel globo, comprese alcune basi segrete degli Usa.

Sono state così individuate basi militari statunitensi in Afghanistan e Siria e una possibile base della Cia in Somalia, ma anche una base della RAF nelle Falkland e alcune basi russe.

Come ha spiegato l'analista Nathan Ruser, la mappa consente di scoprire i percorsi che i militari usano regolarmente per fare jogging e dedurre le loro abitudini: un potenziale serio problema per la sicurezza.

Secondo un esperto intervistato dal Washington Post, poi, la pubblica disponibilità di questi dati potrebbe addirittura facilitare la pianificazione di «un attacco o di un'imboscata alle truppe americane nelle vicinanze della base, o al suo interno» da parte di forze nemiche.

Altri esperti ritengono che sia possibile anche de-anonimizzare i dati raccolti dall'app, arrivando fino ai nomi dei singoli utenti.

Strava, dal canto proprio, ha tenuto a precisare che esiste una funzione che permette di disattivare il tracciamento, e che l'app può essere impostata per disattivarsi automaticamente nelle aree che l'utente può indicare come private.

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Al di là delle conseguenze sulle operazioni militari, l'incidente è un ottimo promemoria per ogni utente: quando qualcuno afferma che l'uso dei certe app e certi dispositivi consegna al pubblico - potenziali malintenzionati inclusi - informazioni che dovrebbero rimanere riservate non si tratta soltanto di un modo di dire, o di una paranoia.,

Quanto alle forze armate, dovranno presto fare i conti con queste tecnologie, addestrando il personale a custodire maggiormente la propria privacy e forse arrivando a vietare o limitare l'uso di smartphone e dispositivi indossabili in certe zone.

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