La scuola che sorveglia le classi con il riconoscimento facciale

Registra le presenze, si accorge di chi alza la mano, di chi sta leggendo o scrivendo e anche di chi dorme sul banco.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-05-2018]

cina scuola riconoscimento facciale

C'è una scuola, in Cina, dove il riconoscimento facciale segue gli studenti qualunque cosa facciano: mentre sono in classe, quando si siedono per pranzo, quando entrano in biblioteca.

Si tratta della Scuola Superiore numero 11 di Hangzhou, e la tecnologia è parte del nuovo «sistema intelligente di gestione del comportamento nelle aule».

Ogni 30 secondi, una videocamera installata in ogni classe effettua una scansione completa dei volti degli studenti; un software registra le presenze e analizza le espressioni per capire se ciascuno sia felice, arrabbiato, confuso, spaventato o agitato.

Il programma è anche in grado di registrare le attività degli studenti: si accorge di chi alza la mano, di chi sta leggendo, di chi sta scrivendo e anche di chi si sia eventualmente addormentato sul banco.

Fuori dall'aula, il medesimo sistema riconosce ogni studente e usa il riconoscimento facciale per permettergli di pagare il pranzo alla mensa e per prendere in prestito materiale dalla biblioteca.

Secondo il vicepreside, tutto ciò avviene nel pieno rispetto della privacy: le immagini delle aule non vengono conservate, e i dati sono tenuti su un server interno alla scuola anziché su un servizio di cloud computing gestito da terzi.

La scuola di Hangzhou è una sorta di esperimento in questo senso, ma presto sarà tutt'altro che l'unica. I primi istituti ad adottare le videocamere sono stati gli asili, a seguito di una serie di denunce per l'uso di violenza da parte di alcune maestre verso i bambini; la diffusione della tecnologia di riconoscimento facciale sta facendo sì che sempre più realtà siano pronte ad adottare queste pratiche.

Non si tratta solo di distinguere una gallina dall'altra: in diverse città le telecamere già sono usate per individuare gli evasi o i fuggitivi, per rilevare le infrazioni al codice stradale (anche da parte dei pedoni) e persino per sapere dove certe persone amino riunirsi di solito.

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