[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-07-2018]
L'ultimo astronauta ad arrivare alla Stazione Spaziale Internazionale, partito nella mattina di venerdì 29 giugno, è davvero unico nel suo genere.
Si chiama CIMON (nome che si pronuncia esattamente come Simon) e non è un essere umano ma un robot dotato di intelligenza artificiale.
Tecnicamente, Cimon - il cui nome è un acronimo per Crew Interactive MObile companioN - si presenta come un sistema autonomo di assistenza e aiuterà i suoi compagni umani a svolgere il loro lavoro di ricerca.
Sviluppato da Airbus e dall'Agenzia Spaziale tedesca, il robot è in grado di vedere, sentire e, entro certi limiti, comprendere ciò che gli viene detto. Le sue abilità inoltre continueranno a svilupparsi e ad affinarsi a mano a mano che interagirà con i membri dell'equipaggio della ISS.
Per spostarsi in un ambiente in cui la gravità della Terra non si fa sentire, Cimon è dotato di quattordici ventole che spostano i 5 kg di massa del robot in ogni direzione desiderata.
In questo modo Cimon potrà voltarsi verso l'astronauta che sta parlando con lui, per esempio, o seguirlo mentre si sposta all'interno della stazione, ma anche reagire con una sorta di "linguaggio del corpo", come scuotere la testa per dire no o annuire per dire sì.
Il compito di Cimon va però al di là dell'aiuto agli astronauti: il suo utilizzo servirà ai progettisti a capire quali siano i punti di forza e di debolezza di questa intelligenza artificiale e apportare i miglioramenti necessari nelle versioni successive.
«Con Cimon» - spiega Aribus - «i membri dell'equipaggio possono fare molto più che semplicemente affrontare la vista schematica delle varie checklist e procedure: possono anche confrontarsi con l'assistente. Così il lavoro per gli astronauti diventa più facile mentre eseguono i compiti giornalieri, e l'efficienza aumenta».
Quanto alla possibilità che Cimon impazzisca e decida di emulare il suo fratello cinematografico Hal 9000, il progettista Christian Karrasch ci scherza su spiegando che Cimon «È un tipo amichevole. E poi ha quel pratico bottone di spegnimento».
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