La dimostrazione dal vivo delle prestazioni di Ivy Bridge era in realtà un video preregistrato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-01-2012]
Gli ultrabook, l'evoluzione dei notebook che li porta a essere sempre più sottili e leggeri senza per questo motivo rinunciare alla potenza, sono tra i grandi protagonisti del CES 2012.
Anche per questo motivo grande era l'attesa per la conferenza che Intel ha tenuto ieri per la stampa, in cui ha presentato la propria soluzione per questa classe di dispositivi, in cui l'azienda di Santa Clara ha sempre detto di credere fermamente.
Mooly Eden, vicepresidente di Intel, ha avuto il ruolo di presentatore della conferenza e ha affermato che la nuova generazione di ultrabook, ormai alle porte, conta già 75 modelli pronti ad apparire sugli scaffali.
Rispetto alla generazione precedente avranno schermi più grandi, saranno ancora più sottili e introdurranno nuove modalità d'interazione, come gli schermi touch e le gesture, secondo la filosofia inaugurata da Kinect. L'articolo continua qui sotto.
Per la dimostrazione è stato scelto il videogioco F1 2011: Eden ha preso posto dietro l'ultrabook, ha afferrato il controller a forma di volante e ha iniziato a giocare; ed è qui che sono nati i problemi.
Presto infatti è diventato chiaro che stava soltanto facendo finta di giocare: i movimenti delle mani non corrispondevano a quanto il grande schermo alle sue spalle mostrava.
I sospetti del pubblico sono presto diventati una certezza quando Mooly Eden ha confermato personalmente che in realtà il gioco era controllato non dal portatile che aveva di fronte, ma da un computer posto dietro le quinte.
Tale giustificazione, già imbarazzante in sé, non spiega comunque perché mai i movimenti delle mani e quelli dell'auto fossero così discordanti: a chiarire come stanno le cose ha pensato il team del sito Semiaccurate, che ha notato come all'inizio della dimostrazione appaia ben visibile la barra di controllo di VLC.
Così tutto si spiega: la demo non era una demo, ma un video preregistrato che il manager di Intel ha spacciato per una sessione dal vivo. L'articolo continua sotto.
A questo punto le spiegazioni sono due: o la GPU integrata in Ivy Bridge non è in grado di erogare la potenza sufficiente oppure - e pare questa, a detta di Semiaccurate, l'ipotesi più probabile - i driver di Intel hanno ancora grossi problemi, tali da non garantire un supporto fluido a DirectX 11.
Intel ha poi risposto all'accusa di "barare" dando la propria versione della vicenda: «Abbiamo usato un video nella demo di un ultrabook con Ivy Bridge e DirectX 11 semplicemente per velocizzare l'evento per la stampa. Avevamo pochissimo tempo e non ne volevamo perdere per avviare e fermare il gioco. E Mooly ha spiegato ciò al pubblico alla fine della demo».
«Abbiamo dimostrato il supporto a DirectX 11 da parte di Ivy Bridge lo scorso settembre» continua Intel. «Funziona estremamente bene. La demo può essere facilmente riprodotta dal vivo per chiunque voglia vederla. Saremo felici di mostrarvela e di lasciarvi giocare ai giochi DirectX 11 la prossima volta che passerete per Santa Clara».
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