L’ex Comdata opera un'ondata di trasferimenti che paiono tanto dei licenziamenti mascherati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-12-2025]

Sarà un Natale di lotta quello dei lavoratori dei call center di Konecta, il gruppo spagnolo che ha assorbito le attività e i dipendenti di Comdata. Questo vuole infatti trasferire a Torino 700 lavoratori della sede di Ivrea - già appartenuta a Innovis e a Vodafone prima di diventare di Comdata e poi di Konecta - e 300 operatori della sede di Asti, per la maggior parte lavoratrici part-time.
Nell'ultima domenica prima di Natale 300 lavoratori e lavoratrici della sede di Asti hanno sfilato - con anche il sindaco della città piemontese - per dire no alla mobilità forzata su Torino. Questa è considerata un licenziamento camuffato, poiché riguarda per lo più madri di famiglia con uno stipendio massimo di 700 euro mensili. I sindacati del settore Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno chiesto e ottenuto un incontro al Ministero del Lavoro e l'intervento della Regione Piemonte.
A Livorno invece Konecta ha chiesto il contratto di solidarietà per i 78 dipendenti del call center addirittura per l'80% dell'orario dopo che TIM non ha rinnovato l'appalto per la risposta ai servizi cloriti del 187 e del 191. I sindacati temono che al termine del contratto di solidarietà e in assenza di nuove commesse i lavoratori possano essere licenziati.
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