2009 - Fuga dal call center

Un film che esce in questi giorni, ancora una volta dedicato al mondo dei call center, inframezza testimonianze reali e finzione cinematografica.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-04-2009]

fuga dal call center

Non sappiamo se sia corretto parlare di neo-neorealismo all'italiana per il film di Federico Rizzo che esce in questi giorni in non moltissime (purtroppo) sale italiane, come spesso accade per i film di produzione indipendente.

Il registro è però quello alla Zavattini, che mescola la realtà cruda dei "nuovi poveri" - che sono i precari dei call center - a poesia, ironia, grottesco, sentimenti e critica sociale.

Fuga dal call center, questo è il titolo, in realtà è una "full immersion" nel mondo dei call center, dove la descrizione parodistica di un call center di invenzione è tenacemente attaccata alla realtà dalle tante, autentiche e fresche testimonianze di operatori di call center veri raccolti grazie al sindacato Slc-Cgil di Milano.

Gianfranco Coldrin, uno dei protagonisti, è laureato in vulcanologia a pieni voti ma è costretto (nell'Italia dei terremoti) a lavorare in un istituto di interviste telefoniche. La sua relazione con la fidanzata Marzia è continuamente minacciata dalla precarietà lavorativa e dalla mancanza di soldi; Marzia è aspirante giornalista, costretta a dividersi fra un lavoro di cameriera e un telefono erotico.

La loro vita è quella tremendamente reale di due precari, ma raccontata con tanta poesia e ironia. Il finale è intonato alla speranza, al sorriso di lui [SPOILER - seleziona il testo nascosto col mouse per visualizzarlo] quando lei gli annuncia di attendere un bambino, dopo aver rubato il test di gravidanza in un supermarket ed averlo adoperato nel bagno dello stesso per pietosa concessione del gorilla del supermarket che l'ha sorpresa a rubare.

E' un documento vivido dell'Italia di oggi, terremotata nelle speranze e derubata del suo futuro, da vedere per ridere e piangere al contempo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (1)

i film indipendenti escono in poche sale perchè, trattando (sempre e solo) problemi settoriali, alle persone comuni non interessano. Esempio: se mi stanno mettendo in cassa integrazione in un'azienda commerciale piuttosto che industriale oppure sono senza lavoro, cosa può interessarvi l'odissea di persone che lavorano nei call ? Magari,... Leggi tutto
24-4-2009 09:32

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