Nasce il primo Virtuale Private Network per contrastare gli effetti della "dottrina Sarkozy".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-07-2009]
Si scrive Ipodah ma si legge "Contrhadopi", in sito nato l'indomani dell'approvazione in Francia della famigerata "dottrina dei tre schiaffi" fortemente voluta dal presidente Sarkozy e praticamente imposta dall'esecutivo ai parlamentari filogovernativi.
Dopo che il Conseil Constitutionel ha rigettato la risposta graduale, sembrerebbe una proposta priva di senso in quanto sorpassata dagli ultimi avvenimenti. Ma non è proprio così: basti pensare al recentissimo crackdown della rete belga Razorback su istanza della statunitense Motion Picture Association.
Intanto il ministro della culture Christine Albanel non demorde e sembra intenzionata a proseguire la sua battaglia non solo ripresentando all'esame delle assemblee legislative una norma che ricalchi quanto più possibile quella appena dichiarata in gran parte incostituzionale, ma aprendo la lotta anche su altri fronti usando il grimaldello dalla LOPPSI, cioè la Loi dOrientation e Programmation pour la Performance de la Sécurité Intérieure in vigore dal 2002.
Non è perciò detto che la riassegnazione al giudice togato dei casi di download illegali si ripercuota favorevolmente nei confronti dei pochi sfortunati che non riuscissero a gestire il peer-to-peer nascondendo il proprio IP o che non riuscissero a far sorgere nel magistrato un ragionevole dubbio sulla possibiltà di individuare non solo il terminale ma anche la persona attrice dell'illecito.
In considerazione di ciò, il progetto Ipodah non è stato abbandonato ma è anzi in via di potenziamento ed ha addiruttura aperto un sito web, oggi in beta testing, con cui valutare le possibilità di occultamento del proprio indirizzo Internet attraverso un VPN cioè una sottorete privata il cui accesso è consentito solo a utenti abilitati.
Ovviamente per sfuggire alla censura nazionale, l'IPODAH ha dovuto delocalizzare e ha trovato ospitalità nell'assai più libertaria (e liberale) Olanda; ma non è escluso che in un prossimo futuro debba trasferirsi ancora dove i costi tecnici e di burocrazia siano inferiori.
Nel frattempo Mariano Rajoy, leader del Partito Popolare spagnolo già più volte ministro ed oggi principale avversario di Zapatero, ha messo le mani avanti invitando il suo premier a "non intraprendere iniziative parlamentari o amministrative ispirate alla dottrina Sarkozy".
Da noi invece è ben nota la posizione di alcuni parlamentari della maggioranza, che per altro si sostiene inspirata direttamente o indirettamente dalle major dell'intrattenimento e dalle loro associazioni di categoria, per cui non è improbabile che in un prossimo futuro diventi obbligatorio fare ricorso a tecniche di mascheramento anche in caso di innocentissimi collegamenti in tecnologia P2P.
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