Garante Privacy: "Accordo internazionale per Internet"

Per Francesco Pizzetti occorre proteggere la libertà della rete, ma anche gli utenti dai banditi del "Far West digitale". Perplessità sulle sanzioni penali agli operatori dell'informazione.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-07-2009]

Pizzetti Garante Privacy nuove regole Internet

Presentando l'ultima relazione annuale sull'attività svolta, il Garante per la protezione dei dati personali Franco Pizzetti ha fatto un discorso a tutto campo, riepilogando gli argomenti caldi di questi mesi e chiedendo la stesura di nuove regole internazionali.

L'impressione complessiva del Garante è che ci sia ancora un "equilibrio difficile" tra le esigenze delle società e la tutela della privacy degli utenti. Un esempio è l'uso degli elenchi per il telemarketing, pratica estesa fino al dicembre 2009 "con un intervento legislativo che ci ha sorpreso".

Lo spam telefonico - così come quello "tradizionale" che affligge la posta elettronica - è in continua crescita e c'è bisogno di "un dialogo leale e positivo tra Garante e operatori rimettendo poi al Parlamento eventuali interventi legislativi".

Per quanto riguarda le nuove tecnologie - Facebook e social network in primis - Pizzetti ha richiamato ancora una volta l'importanza di un uso consapevole dei mezzi a fronte di un uso spesso "sprovveduto e disattento", anche perché la Rete non dimentica.

"Qualunque fatto del passato, purché contenuto in questi archivi, viene riproposto nel presente con implicazioni imprevedibili" ha ricordato, facendo riferimento in particolare agli archivi online dei giornali e alla loro disponibilità tramite i motori di ricerca.

C'è anche un lato positivo nelle nuove tecnologie di comunicazione, che possono diventare uno strumento potente di partecipazione democratica e di diffusione delle informazioni, così come sta avvenendo in Iran, dove le notizie arrivano dai blogger aggirando la censura delle fonti ufficiali.

"Dai blog ai social network fino al recentissimo, e già quasi invecchiato, sistema twitter, sempre di più oggi l'informazione è il prodotto di una comunicazione continua e collettiva a livello mondiale" ha riconosciuto il Garante. "Quanto sta accadendo in Iran dimostra che su questi strumenti, e specialmente sui più innovativi, poggia una forma di resistenza democratica mai immaginata prima".

Sulla possibilità di sanzioni penali agli organi d'informazione rei di pubblicare materiale riservato (come le intercettazioni e le acquisizioni di dati di traffico, sulle cui modalità la competenza è esclusivamente del legislatore), Pizzetti esprime le proprie perplessità.

È "inaccettabile che chi deve far rispettare le leggi e i diritti possa trascurare le cautele necessarie per proteggere dati e informazioni di cui viene a conoscenza per il suo ufficio", sostiene il Garante, che richeide una "nuova disciplina" per la materia.

Il Garante ricorda d'altra parte alcuni casi in cui sono stati pubblicati dati e dettagli su minori vittime di violenza; in queste occasioni si ravvisa "un esercizio del diritto di cronaca esasperato e spesso non corretto", per il quale rinnova l'appello a rispettare "ilCodice deontologico, la Carta di Treviso e soprattutto le regole dalla buona informazione".

Le sfide dell'informazione, in particolare per quanto riguarda i nuovi media, sono molteplici e rappresentano un territorio in buona parte ancora inesplorato, specialmente dal punto di vista legislativo. E se da un lato le iniziative censorie di alcuni Paesi mostrano come "a frontiera della democrazia si intreccia strettamente con la libertà di accesso ai nuovi sistemi di telecomunicazione", dall'altro il Garante riconosce la necessità di proteggere gli utenti.

"C'è bisogno di proteggere la libertà della rete da chi la vorrebbe soffocare e c'è bisogno di proteggere chi utilizza la rete dai moderni banditi del nuovo Far West digitale" ha dichiarato Pizzetti, usando un'espressione (Far West digitale) già usata con ben altri intenti dal presidente francese Sarkozy.

Per questi motivi occorre una regolamentazione sovranazionale, necessaria anche per la natura stessa di Internet, che non si ferma ai confini dei singoli Stati.

"È necessario un grande accordo internazionale e la creazione di una organizzazione sovranazionale nell'ambito della quale tutte le Autorità possano cooperare, secondo principi comuni e con reciproca efficacia" ha concluso il Garante della Privacy.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

Piccola correzione linguistica, questi ABERRANTI concetti sono quelli che te ritieni che "i mandanti" di questo pizzeti dicono, pensano e cercheranno di mettere in pratica... Cerchiamo sempre di rimanere aderenti ai fatti lasciando i voli di fantasia a Sua Bassezza Imperiale Re del Cactus. Zeross Leggi tutto
6-7-2009 17:41

{Mantegna}
Complimenti a Zeusnews, veramente democratici! Leggi tutto
6-7-2009 16:37

{Mantegna}
zeross, io sono dalla tua parte! Qui pro quo... Leggi tutto
6-7-2009 16:32

Vero fino al momento che si esprimono opinioni, ma nel momento che qualuno si mette ad alterare la realtà ponendo un significato diverso ai concetti allora entriamo nel campo della mistificazione che non può essere tutelata dalla libertà di espressione del pensiero. Se una persona dice che il sole e giallo, esprime una rappresentazione... Leggi tutto
6-7-2009 14:03

Direi che ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni senza arrivare a mettere in ridicolo i propri interlocutori. Ok? ;)
6-7-2009 13:13

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