Il Quirinale e Fini contro i decreti sul Web

Maroni rinuncia ad agire per decreto contro il "pericolo Web" per evitare lo scontro con Napolitano e Fini.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2009]

maroni

Il Ministro Maroni si limiterà a presentare un disegno di legge al Consiglio dei Ministri contro i cosidetti "siti violenti", e non un decreto legge come aveva prospettato immediatamente dopo e nei giorni seguenti all'aggressione a Berlusconi.

A scoraggiare un intervento con un decreto d'urgenza Maroni è stata la nota contrarietà, più volte formalmente e pubblicamente espressa, del presidente della Repubblica a interventi per decreto sui temi delicatissimi delle libertà civili e dei diritti individuali, espropriando il Parlamento, che su queste materie vota a scrutinio segreto per salvaguardare la libertà di coscienza dei singoli parlamentari, al di là dei diktat partitici e governativi.

La stessa contrarietà era stata espressa anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha un certo seguito anche all'interno della maggioranza, a nuove limitazioni della libertà di espressione sul Web, essendo sufficienti già le leggi attuali, che si dovrebbero semmai applicare con più rigore e coerenza, come ha sottolineato negli auguri di fine anno ai giornalisti della stampa parlamentare.

Ora vedremo i contenuti del disegno di legge maroniano, che potrebbero ricalcare quelli della lotta alla pedopornografia, cioè tempi ristretti entro cui un giudice intima ai gestori del sito di rimuovere certe pagine o chiudere certi spazi.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

In rete però ho visto alcune cose al limite del C.P. quindi occorre specificare che qualche impunito c'è... Ma se si dice quello che si pensa senza calunniare nessuno, non è che poi devono venire a dire che istighi alla violenza! Non mi sembra che sui siti politici si sia fatta una campagna d'odio contro il PDC! [rimosso] Ciao
21-12-2009 16:04

Ottima precisazione MDA!
20-12-2009 22:42

Devo informarti che qualsiasi sito che inneggi alla violenza (quella vera, non presunta quantomai ipotetica o immaginaria), se denunciata (ovvero in conoscenza delle Forze dell'Ordine), la Polizia Postale lo chiude immediatamente (entro pochi minuti) sotto la firma di magistrato. Incorrere in questo reato (da non confondersi con il... Leggi tutto
20-12-2009 20:45

Come al solito il vero problema è che in Italia si fanno le leggi sotto l'onda dell'emozione del momento, senza riflettere: non si chiudono i siti violenti, i gruppi che inneggiano alla violenza e alla lotta armata, e poi si rompono le scatole di brutto a chi vuole solo esprimersi in modo critico sulle magagne della politica, magari a... Leggi tutto
20-12-2009 10:54

Verissimo! Ma dimentichi: In Italia chi legge??? Se c'è gente che dice d'esser Liberale e poi non leggono (che se fossero vivi li ammazzerebbero) i Padri del liberalismo ! :lol: :lol: :lol: In Italia si gioca tutto sull'ignoranza! :twisted: :roll: Ciao Leggi tutto
19-12-2009 03:47

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