Giornalismo 2.0

Un libro che fa il punto della situazione su come il Web ha cambiato e sta cambiando la professione dei giornalisti: utile per giornalisti e lettori on line.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-10-2002]

Riccardo Staglianò, giornalista di Repubblica, è stato uno dei primi a fare del web-giornalismo in Italia. Ha scritto questo libro pensando ai suoi studenti. "Giornalismo 2.0 - Fare informazione al tempo di Internet" ha infatti un taglio didattico, con apprezzabili sottocapitoli alla fine di ogni capitolo, che sintetizzano per punti i contenuti trattati.

Il libro traccia una breve storia dell'informazione on line negli Usa e in Italia e si pone il problema che angoscia tutti i vecchi e nuovi protagonisti del settore: "Si guadagna con l'informazione on line? Come?"> A questa domanda si cerca di dare risposta nell'apposito capitolo: "Chi paga? Modelli economici a confronto".

Vengono poi analizzati "i cinque moventi principali per cui la gente va sul Web" che sono: condividere esperienze, informarsi, creare e produrre informazione, divertirsi, effettuare transazioni. Da questa analisi derivano le regole per avere lettori/clienti fedeli:
- creazione di un network (tante più persone partecipano più si crea valore)
- Tempestività(intesa come aggiornamenti costanti)
- Interattività (intesa come offerta ricca di informazioni nelle più diverse forme come testo, video, animazione)
- Personalità (intesa come capacità di differenziarsi nell'oceano dell'informazione ridondante e ripetitiva del Web)

L'imperativo è quello che Staglianò definisce la "personalizzazione 2.0", cioè la capacità di costruire un'informazione il più possibile tagliata su misura per il lettore, pur nella consapevolezza di tutti i rischi che questo comporta. Lo sguardo di Staglianò si posa sui nuovi problemi legali ed etico-professionali che il giornalismo on line pone: quali le differenze normative con la carta stampata, il difficile rapporto tra pubblicità ed informazione (l'autore arriva a definire cosa si intende per diffamazione on line e quali sono i limiti e i diritti rispetto ai links).

"Il Futuro di una professione" che Staglianò vede nella sinergia tra old e new media viene letto attraverso il caso emblematico del giornalista on line americano Matt Drudge, che con il suo Drudge Report ha scoperto il SexyGate di Clinton. Inoltre viene preso in esame uno dei siti di news italiano più visitati, il Dagospia di Roberto D'Agostino.

Tra le altre segnalazioni, ricordiamo "Il Futuro vicino" con le esperienze del personal journalism, il giornalismo dei blog e il giornalismo di chi ha filmato la tragedia dell'11 settembre o i fatti di Genova con una videocamera e li ha mandato on line, essendo poi utilizzato, persino, dalla "mitica" CNN. Infine il popolarissimo sito "Plastic", fatto dalle segnalazioni e dalle scelte dei lettori, perché come insegna Amazon "i lettori si fidano più di altri lettori come loro che degli esperti".

Staglianò conclude il suo libro con una citazione di Frank Daniels III, fondatore del primo quotidiano integralmente on line, il "Nando Times": Il 2003 sarà l'anno in cui gli studenti delle superiori che furono per primi esposti ad Internet inizieranno ad entrare nel mondo del lavoro. Non hanno neppure idea di un mondo che non sia connesso. O di un giornale che non sia on line" . Il futuro dunque, non è ancora iniziato.

Scheda
Titolo: Giornalismo 2.0
Sottotitolo: Fare informazione al tempo di Internet
Autore: Riccardo Staglianò
Editore: Carrocci
Prezzo: Euro 13,50

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Pier Luigi Tolardo

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