Il passaggio intorno al sole non l'ha distrutta: il ritorno è atteso tra più di 300 anni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-12-2011]
La davano tutti per spacciata, certi che il suo passaggio ravvicinato intorno al sole l'avrebbe distrutta, e invece la cometa Lovejoy ha sorpreso tutti riemergendo molto danneggiata ma ancora "viva".
Scoperta lo scorso 2 dicembre dall'astrofilo (non astronomo professionista) australiano Terry Lovejoy, si riteneva che la cometa avesse un nucleo del diametro di circa 200 metri, relativamente piccolo, che sarebbe andato distrutto dopo il passaggio a soli 140.000 km dal sole, avvenuto tra il 15 e il 16 dicembre.
Si pensa che la Lovejoy facesse parte di una cometa molto più grande, distruttasi tempo fa durante un passaggio intorno al sole dando origine a diverse comete più piccole, che ogni volta si sono ridotte ulteriormente a ogni proprio passaggio; il perielio di qualche giorno fa avrebbe dovuto essere quello che avrebbe segnato la fine di questo frammento.
Invece, sorprendendo gli astronomi, la cometa Lovejoy è riemersa da "dietro" la nostra stella: senza coda (non si sa se invisibile per un gioco di ombre o davvero inesistente perché tutti i materiali "volatili" sono stati dispersi) ma ancora dotata di un nucleo identificabile. L'articolo continua qui sotto.
«C'è ancora la possibilità che la cometa Lovejoy inizi a frammentarsi» aggiunge il collega Karl Battams. «Ha dovuto sopportare un evento decisamente traumatico; strutturalmente, potrebbe essere estremamente debole. D'altra parte, potrebbe anche restare unita e scomparire di nuovo nei recessi del sistema solare.»
Se sarà quest'ultima possibilità ad avverarsi, ciò che resta di Lovejoy dovrebbe ritornare - e questa volta distruggersi sul serio - tra più di 300 anni.
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Milton