In questo saggio il commercio elettronico, con i suoi limiti e le potenzialità di sviluppo, è analizzato in relazione alla globalizzazione e al digital divide. In particolare quest'ultimo determina la distribuzione difforme di tecnologie informatiche e telematiche (e quindi di competenze) tra paesi sviluppati e paesi del terzo mondo. Il superamento del digital divide è una delle priorità per chi vuole un'economia mondiale più giusta e solidale.

Una bella introduzione di Elserino Piol, padre del venture capital italiano (egli ha infatti collaborato alla nascita di Omnitel, Tiscali, Elitel, Vitaminic e altre imprese della new economy italiana), mette in evidenza alcuni aspetti della rivoluzione di Internet che permangono nonostante la crisi della new economy. In primo luogo la credibilità dei sistemi open source come seria alternativa ai software proprietari. In secondo luogo le innovazioni proposte dal wireless che appartengono in realtà alla categoria del Wi-Fi e dell'Ultra Wide Band e non a quelle dell' annunciato e sempre ritardato UMTS. La vera lezione che non potrà essere dimenticata dalle imprese è che la presenza della rete costringe a fornire servizi migliori ai propri clienti, costringe a rinunciare ad una fetta (più o meno grande) dei margini precedenti, magari a vantaggio dei consumatori. In sostanza il potere di mercato si è spostato sempre più a valle: dall'azienda ai compratori.

Dopo l'introduzione gli autori entrano nella descrizione dei trend più significativi e descrivono le varie forme di commercio elettronico inquadrandole non solo nel contesto complessivo dello sviluppo dell'ICT ma anche attraverso un attento esame della diffusione dei suoi strumenti nel mondo.

Scheda:
Titolo: Vendo capre su Internet
Sottotitolo: E-Economy e Digital Divide: Breve Itinerario lungo le nuove frontiere dell'on line.
Autori: Sergio Carbone, Maurizio Guandalini
Editore: Etas
Prezzo: 7,50 €