È in grado di scaldare la materia a oltre 2 milioni di gradi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-01-2012]
Ci sono voluti 45 anni (le prime ipotesi risalgono al 1967) per realizzare un laser a raggi X generato da laser a elettroni liberi di potenza tale da permetterci di scrutare la materia in un modo sinora impossibile. L'articolo continua qui sotto.
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Il funzionamento si basa sull'invio di un fascio laser verso un atomo di neon14; quando il laser lo raggiunge, gli elettroni del neon vengono prima spinti ai livelli energetici superiori, quindi ricadono a quelli inferiori.
Il risultato è un'emissione di fotoni nell'area dei raggi X, i quali nell'atomo di neon producono ulteriori raggi X che amplificano il laser di 200 milioni di volte.
Potenziando in tal modo il laser è possibile ottenere uno strumento in grado di analizzare la materia trovata nel cuore delle stelle e può essere d'aiuto negli esperimenti che mirano a ricreare i processi di fusione nucleare che avvengono nel sole.
Questo laser è infatti in grado di scaldare la materia a 2 milioni di gradi centigradi, trasformando la materia in una forma di plasma solido che si trova solo nel cuore delle stelle e dei giganti gassosi.
«Con la sua luce laser a raggi X con lunghezza d'onda ultra corta, è il primo strumento che può penetrare un solido denso e creare una porzione di plasma uniforme» ha spiegato Bob Nagler, coautore dello studio.
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