Promosso da Peacelink, aiuta a chiarire gli eventi bellici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-03-2003]
"Non riuscivo a credere che i giornalisti fossero qui per firmare praticamente pezzi scritti dai militari. Tutto questo è il contrario di quello che ha sempre significato l'America, libertà di pensare, libertà di scrivere". (Dichiarazione di Oriana Fallaci, "L'inganno del Golfo. La Guerra che nessuno ha raccontato", ed. Avvenimenti 1991).
Con questa dichiarazione di una giornalista importante ed insospettabile di pacifismo e antiamericanismo, Peacelink, il sito pacifista diretto da Carlo Gubitosa, lanciano l'"Osservatorio sulle Bugie di Guerra".
Nel 1991, durante la "prima" guerra contro l'Iraq, i mezzi di informazione ci parlarono tanto delle "bombe intelligenti", bombe capaci di colpire solo i militari.
Vi è un'informazione che fa parte a pieno titolo dell'arsenale delle armi di guerra, si chiama "information warfare"; è fabbricata da "giornalisti con l'elmetto" e rischia di falsificare e distorcere la nostra percezione della guerra, inquinando gravemente l'informazione (appunto).
Per combattere questo pericolo Peacelink "si impegna a raccogliere e produrre documenti, articoli, approfondimenti e riflessioni sul ruolo dell'informazione in tempo di guerra, per rendere un servizio a tutti coloro che vorranno leggere tra le righe della propaganda per cercare la verità nascosta dietro le pieghe dell'informazione-spettacolo".
Per fare questo l'Osservatorio chiede il contributo di tutti: telespettatori e lettori, giornalisti e operatori dei media, alle realtà del mediattivismo e dell'informazione indipendente, anche a chi, pur non essendo contrario alla guerra, è contrario alla menzogna.
A tutti viene chiesto di segnalare tutte le informazioni false, faziose, parziali o inesatte che riguardano le azioni di guerra su un apposito form presente sul sito di Peacelink.it.
Per le segnalazioni ricevute verrà richiesta agli organi di informazione regolare e formale rettifica in base all'art. 8 della legge sulla stampa, la numero 47 del 1948, che dà a qualunque cittadino il diritto di ottenere una rettifica sulla pubblicazione di notizie false che lo riguardano e la guerra ovviamente, riguarda ognuno di noi.
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