Una guida della formazione a distanza in Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-07-2003]
Che cos'è l'e-learning? Quali sono le sue dimensioni e le sue prospettive? Quali sono le principali metodologie e quali i corsi che si possono frequentare on line nel nostro Paese?
Sono le domande a cui cerca di rispondere il saggio "le@rning. Una guida alla formazione nella net economy.", raccolta di contributi curata dal sociologo Patrizio Di Nicola e da Francesca Comunello esperta di formazione a distanza.
Il libro si apre con una lucida introduzione di Luciano Gallino che mette subito in evidenza due rischi che incombono sul mercato della formazione a distanza: il monopolio dell'industria e delle università americane sulle tecnologie per la formazione a distanza, il predominio del settore privato sul pubblico nelle iniziative di e-learning, che rischia di aggravare il cosidetto "digital divide" fra ricchi e poveri, fra zone ricche e meno ricche del mondo.
Solo l'11% delle Università italiane adotta sistemi di e-learning che sono rappresentati dall'utilizzo di forme di teledidattica e dall'adesione al consorzio Nettuno per la Tv universitaria satellitare mentre - con le uniche eccezioni del Politecnico di Milano (che ha un corso di ingegneria interamente on line) e della Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi - il nostro Paese non conosce l'esperienza delle Università americane di uso della Rete come sistema di condivisione della conoscenza.
Le cose cambieranno con il recente decreto Moratti che istituisce le "lauree on line" e che ha già suscitato l'interesse (ma anche gli appetiti) di molte istituzioni universitarie pubbliche ma anche di imprenditori privati nel settore della formazione.
Sulla necessità che la formazione universitaria non prescinda dalla "media education", cioè dalla formazione all'uso dei media e dei new media, che formi l'utente consapevole, capace di decodificare quantità enormi di dati e linguaggi diversi, aldilà dei tecnicismi, si sofferma in un capitolo il sociologo dei mass-media Mario Morcellini.
L'e-learning nelle scuole è materia di un altro capitolo, scritto da Giovanna Sissa: sono evidenziati alcuni punti deboli delle esperienze che, al momento, si muovono nelle scuole. Si tratta della scarsa diffusione della banda larga (necessaria per l'uso intensivo della multimedialità), la scarsa diffusione dell'open-source che abbatterebbe i costi, il problema dell'accessibilità per i disabili dei siti web scolastici, la scarsa formazione nell'ICT dei docenti.
Sulle tecniche didattiche c'è un intero capitolo: si parla di "emotional learning", l'apprendimento che utilizza i video-giochi e le fiction, le simulationi e l'utilizzo degli agenti intelligenti nel processo formativo. Si parla poi di "blended learning" in cui si utilizzano diverse modalità, dal CD-ROM al Web. Un altro capitolo importante è quello in cui trovano spazio le interviste a manager di aziende della Net Economy, da RaiSAT a Excite e Tiscali fino a Microsoft sull'offerta formativa destinata ai giovani che entrano nel mondo del lavoro.
Il libro si chiude con una sezione di documentazione dove vegono presentati i principali corsi on line in Italia, suddivisi per settore e tipologia (master, post-secondari) e i soggetti che li promuovono con gli indirizzi delle sedi.
Scheda Libro:
Titolo: le@rning. Una guida alla formazione nella net economy.
Autori: AA.VV. a cura di Patrizio Di Nicola-Francesca Comunello
Editore: Guerini e Associati
Prezzo: € 21,50
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