Riflettendo la luce del sole nello spazio calerebbe la temperatura dell'acqua. Ma non tutti sono d'accordo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-05-2015]
Che cosa succederebbe se i ghiaccia dell'Artico si sciogliessero? Tutti probabilmente risponderebbero che il livello del mare si alzerebbe, ma in realtà ci sono anche altre conseguenze da tenere presenti.
Infatti a causa del disgelo del permafrost verrebbero liberate ampie quantità di metano al momento intrappolate al di sotto del terreno gelato delle regioni artiche, andando così ad aumentare l'effetto serra.
Così, mentre i ghiacci antartici crescono a livelli record, da più parti si avanzano idee su come conservare quelli artici.
Per cercare di evitare lo scioglimento di questi ultimi, di recente sono state avanzate diverse proposte che hanno tutte un medesimo scopo: "imbiancare" vaste aree del Mar Glaciale Artico facendo così in modo che la sua superficie rifletta nello spazio la luce che riceve dal sole; questo procedimento - dicono i suoi sostenitori - avrebbe come conseguenza un abbassamento della temperatura dell'acqua e faciliterebbe il formarsi del ghiaccio.
I metodi proposti per ottenere il risultato sono diversi: alcuni, per esempio, propongono microbolle o micrograni fluttuanti nell'acqua con il compito di ridurre l'assorbimento dei raggi solari.
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Tuttavia, prima ancora di chiedersi se si tratti questi sistemi possano davvero essere messi in pratica bisogna domandarsi se riescano davvero a ottenere un beneficio per il pianeta; secondo uno studio della Carnegie Mellon University, in realtà il beneficio non ci sarebbe.
Gli autori della ricerca sono la dottoressa Ivana Cvijanovic e Ken Caldeira della Carnegie Mellon, insieme a Douglas MacMartin del Caltech. Essi hanno utilizzato dei modelli per studiare la reazione dell'Artico a un "imbiancamento" del mare, e hanno scoperto che questa soluzione in effetti porterebbe a un aumento del ghiaccio che tuttavia sarebbe sostanzialmente inutile.
Per ogni chilometro quadrato di mare "imbiancato" si otterrebbero tre quarti di chilometro di ghiaccio, il che è positivo; però, stando ai modelli il raffreddamento dell'acqua sarebbe irrisorio e comunque insufficiente a mantenere gelato il permafrost. Tanta fatica per niente, insomma.
Inoltre «l'imbiancamento del mare e il ripristino del ghiaccio ottenuto in questo modo potrebbe portare a condizioni climatiche invernali più umide e miti nel sud-ovest degli USA, e condizioni più fresche nell'est degli Stati Uniti» afferma la dottoressa Cvijanovic.
«Imbiancare la superficie del Mar Glaciale Artico non sarebbe uno strumento efficace per compensare gli effetti dei cambiamenti climatici provocati dalle emissioni di gas serra» sottolinea ancora la dottoressa, che indica anche un altro problema: «ridurre la luce solare a disposizione dell'ecosistema marino potrebbe avere conseguenze negative enormi».
Qualunque sia il metodo proposto, per i ricercatori "imbiancare" l'acqua funzionerebbe soltanto su piccola scala, ma non sarebbe praticabile in una zona ampia come il Mar Glaciale Artico.
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