Uno studio mostra come i ragazzi apprendano meglio leggendo da un libro che dal monitor di un computer.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-01-2024]
Per mostrarsi all'avanguardia, le scuole di ogni ordine e grado non fanno che puntare sulla "digitalizzazione" e sull'introduzione di apparecchi tecnologici nella didattica, sostituendo libri, quaderni, matite e penne con tablet, portatili, Chromebook e apparecchi analoghi.
Il problema nasce quando un recente studio condotto in America - e al momento in attesa di revisione prima della pubblicazione - sostiene che la lettura a schermo sia una delle cause del peggioramento delle capacità di comprensione degli studenti.
Che i punteggi dei test condotti negli USA per valutare la comprensione scritta dei bambini di 10-12 anni siano in continuo peggioramento è un dato di fatto che nessuno contesta: dal 2019 a oggi la media è calata di quattro punti, ma considerando il periodo dal 2012 a oggi il calo è di sette punti.
Per questi risultati, in particolare per la diminuzione nelle capacità registrata dal 2019, generalmente la colpa viene data ai lockdown decisi a seguito del Covid-19, che hanno costretto a una modalità di istruzione certamente non ottimale: gli studenti a casa, in un ambiente pieno di distrazioni, certamente non avranno avuto la concentrazione che avrebbero avuto in aula. D'altra parte, come si vede il calo è iniziato diversi anni prima e non può essere attribuito soltanto alle lezioni a distanza.
Per valutare l'impatto della sostituzione dei libri con gli schermi, gli autori dello studio citato hanno messo a confronto due gruppi di studenti delle medie della fascia d'età già indicata, considerata quella in cui «si passa dall'imparare a leggere a leggere per imparare»: al primo hanno sottoposto dei testi stampati su carta; al secondo dei testi visualizzati su uno schermo di computer.
Durante la lettura e l'attività di comprensione seguente veniva registrata l'attività cerebrale dei ragazzi tramite degli elettroencefalografi, ed è qui che arriva la scoperta. Chi aveva letto i testi su schermo mostrava un'attività elettrica del cervello corrispondente con la lettura superficiale; chi invece aveva letto i testi su carta mostrava un'attività corrispondente con una lettura approfondita.
«Pensiamo» - scrivono i ricercatori - «che i risultati di questo studio giustifichino l'aggiunta delle nostre voci a quelle di quanti suggeriscono che non dovremmo ancora liberarci dei libri stampati, dato che siamo stati in grado di osservare nel campione di partecipanti un vantaggio in termini di profondità di elaborazione durante la lettura da stampa».
«La lettura di testi cartacei» - continuano gli autori dello studio - «sia espositivi che complessi, sembra essere costantemente associata a una comprensione e a un apprendimento più profondi».
Anche se ulteriori studi potranno approfondire la questione, questi primi risultati sembrano sufficientemente importanti da dover essere presi in considerazione da quanti si occupano dell'istruzione dei ragazzi.
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Homer S.