La fuga degli utenti ha convinto la piattaforma a continuare a investire sugli umani, almeno per ora.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-05-2025]
Verso la fine dello scorso aprile, il CEO di Duolingo, Luis von Ahn, aveva annunciato una svolta radicale per l'azienda: aveva dichiarato che la piattaforma di apprendimento linguistico sarebbe diventata AI-first, con l'intenzione di integrare sempre più l'intelligenza artificiale e ridurre gradualmente l'uso di consulenti esterni.
La mossa seguiva una precedente riduzione del personale, con il 10% dei consulenti licenziati nel gennaio 2024 a causa dell'adozione di tecnologie AI. Le dichiarazioni di von Ahn scatenarono un'ondata di critiche da parte di utenti, insegnanti e pubblico.
La disapprovazione è stata immediata e visibile soprattutto sui social media. Von Ahn aveva suggerito in un podcast che l'IA potrebbe sostituire gli insegnanti umani, definendo il futuro delle scuole come «centri di assistenza per bambini» poiché «l'IA è un insegnante migliore degli umani»; ma la reazione è stata feroce.
Gli utenti hanno accusato Duolingo di tradire la sua missione educativa e un numero significativo di utenti ha abbandonato la piattaforma. In risposta, Duolingo ha rimosso tutti i suoi post riguardanti la IA da TikTok e Instagram, lasciando un messaggio criptico su X che ha alimentato speculazioni su un possibile dietrofront.
Di fronte alla crescente pressione, von Ahn ha alla fine ritrattato le proprie dichiarazioni iniziali, chiarendo che l'IA non sostituirà i dipendenti umani.
Su LinkedIn, il CEO ha scritto: «Una delle cose più importanti che un leader possa fare è offrire chiarezza. [...] Per essere chiari: non penso che la IA rimpiazzerà i nostri dipendenti (in effetti stiamo continuando ad assumere allo stesso ritmo di prima). La vedo piuttosto come uno strumento per accelerare ciò che facciamo, ottenendo un livello di qualità uguale o migliore».
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