Per anni l'agenzia americana ha gestito “fan site” fasulli creati per contattare gli agenti all'estero.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-05-2025]
Sembra una teoria da film di spionaggio, e invece è tutto vero: per un certo tempo nello scorso decennio, la CIA ha gestito segretamente un sito web dedicato a Guerre Stellari come strumento per comunicare in modo occulto con le sue spie all'estero. Si chiamava Star Wars Web e ora rimanda proprio al sito della CIA; ma è ancora visibile tramite la Wayback Machine.
Il sito sembrava un innocuo spazio per appassionati, ma nascondeva un sistema di messaggistica segreta accessibile tramite codici speciali: i visitatori comuni vedevano i contenuti che interessavano loro, mentre gli agenti inserivano un codice speciale nella barra di ricerca e accedevano a un sito segreto dove trovavano informazioni riservate.
La scoperta è emersa grazie a un'indagine condotta da Ciro Santilli, che ha rivelato come Star Wars Web fosse parte di una rete più ampia di siti apparentemente innocui utilizzati dalla CIA per operazioni di spionaggio. Questi includevano, tra gli altri, un fan site dedicato a Johnny Carson e un portale chiamato Iranian Goals.
Il codice HTML della barra di ricerca dei siti conteneva anche la parola ‘password', e il codice del sito includeva le parole ‘messaggio' e ‘componi', indicando la presenza di un sistema di messaggistica segreto.
Tuttavia, l'operazione non era priva di rischi: l'intelligence iraniana scoprì Iranian Goals e catturò un agente, Gholamreza Hosseini, che utilizzava il sito per comunicare con la CIA; a cascata, ciò portò alla chiusura anche di Star Wars Web.
A quanto pare La CIA era consapevole dei rischi legati a questi siti prodotti "in massa" e con un codice di qualità discutibile (secondo Santilli). Non solo: l'utilizzo di indirizzi IP sequenziali per i vari siti ha fatto sì che, una volta scoperto il primo sito "trappola", gli altri siano stati facilmente identificati.
Questi siti erano utilizzati principalmente per fonti non completamente verificate o con accesso limitato (sebbene comunque potenzialmente prezioso) a segreti di Stato. Gli informatori di alto livello, invece, utilizzavano strumenti di comunicazione personalizzati.
Secondo quanto riporta Reuters, tuttavia, la scoperta del sistema da parte dell'Iran ha rappresentato un duro colpo per l'agenzia, sottolineando che il Congresso statunitense ha poi tenuto audizioni a porte chiuse per indagare sulla questione.
Nel 2021, la CIA ha ammesso il fallimento in un memo interno, rimproverando gli agenti per «scarsa abilità operativa, eccessiva fiducia nelle fonti, sottovalutazione delle agenzie di intelligence straniere e per aver attribuito priorità alla missione rispetto alla sicurezza».
La scoperta non solo evidenzia l'ingegnosità della CIA nel mascherare le sue operazioni tramite siti apparentemente innocui, ma solleva anche interrogativi sulla sicurezza delle piattaforme online e sull'uso dei fandom a scopi di spionaggio.
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Homer S.