Interadnet si pone come baluardo a difesa della privacy dei navigatori, facendo dei banner non basati sui cookie il proprio cavallo di battaglia... anche se in fondo non c'è nulla di nuovo. Alla fine quale stile di campagne banner prevarrà? Con biscotto o dietetiche? Luci e ombre sul mito della privacy in rete.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-04-2001]
Interadnet in questi giorni sta promuovendo a gran voce i propri servizi di pubblicità online, sfruttando il filone della protezione della privacy degli utenti. A differenza di tutte le altre campagne banner organizzate dalle aziende, infatti, quelle di Interadnet non sono basate sui cookie (i famigerati biscottini che raccolgono ogni sorta di informazione sulla nostra navigazione in un determinato sito e la rendono disponibile al proprietario dello stesso).
La questione è quanto mai vituperata: il problema della sicurezza degli utenti in Internet e soprattutto del controllo sulla diffusione e acquisizione dei loro dati personali è stato più e più volte affrontato praticamente da chiunque abbia un minimo di intelletto, spesso tuttavia portando a soluzioni gravose o eccessivamente complesse da parte degli organi di governo.
Tuttavia è innegabile un interesse quasi spasmodico da parte delle istituzioni per la tutela della privacy del navigatore e dei suoi dati personali. Sfruttando questo momento favorevole, Interadnet ha convinto un'agenzia governativa americana a promuovere il proprio sito tramite una campagna di banner non basata sui cookie: a tutta detta del cliente, i risultati sono stati più che soddisfacenti.
In tal modo è possibile risalire all'area geografica di appartenenza dell'utente, al numero di visite al sito ed al numero di click fatti sui banner attivati. Non è tuttavia possibile ottenere una reportistica mirata e dettagliata sulle attività dell'utente: per questo, molte compagnie di pubblciità online non offrono in larga misura questo servizio, definito "cookie-free": sebbene la tecnologia lo consenta, i loro clienti preferiscono conoscere quanto più possibile dei propri visitatori.
Interadnet, per contro, ribatte che il segmento di mercato degli utenti internet è talmente piccolo da giustificare analisi a livello macroscopico, e da rendere dispersive le analisi troppo dettagliate e ricche di dati troppo spesso estremamente differenti e contrastranti fra loro.
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