Big Blue si impegna a fornire libero accesso ai brevetti per lo sviluppo di oltre 150 standard per il software.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-07-2007]
Un ulteriore passo avanti nell'adozione del cross-licensing come principio cardine su cui basare l'innovation tecnology è stato fatto: è di queste ore l'annuncio con cui Ibm dichiara di voler fornire libero accesso ai brevetti per lo sviluppo di oltre 150 standard per il software.
Non si tratta della solita licenza royalty free (di durata limitata) concessa agli sviluppatori, ma di una vera e propria rinuncia ai diritti sulla proprietà intellettuale di brevetti relativi all'open source (con un occhio di riguardo soprattutto per chi opera in campo educativo e sanitario) di cui potranno beneficiare non solo distributori, sviluppatori o produttori, ma anche clienti e utenti finali.
Partendo dal presupposto che l'utenza generalmente adotta nuove tecnologie solo nel momento in cui si sincera di poterle trovare in una serie di prodotti intercambiabili e compatibili fra loro, Ibm ha deciso di incoraggiare una diffusione più ampia degli open standard; infatti le specifiche software e i protocolli sdoganati attengono standard di settore analoghi a quelli riflessi nei web services: programmazione, transazioni e scambio dati su Internet e sul web (generalmente amministrati da consorzi quali W3C e Oasis).
La speranza è che presto altre società titolari di diritti di proprietà intellettuale, seguendo l'esempio di Ibm, si impegnino in tal senso.
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